Il fenomeno Sephora Kids rappresenta un esempio lampante di come l’influencer marketing venga utilizzato in modo creativo, ma anche controverso, per raggiungere target sempre più giovani. Sempre più brand di make-up e skincare si rivolgono a bambine e adolescenti, cercando di aumentare le vendite di prodotti beauty attraverso campagne pubblicitarie mirate. Il risultato? Un aumento significativo delle vendite, alimentato dalla condivisione dei propri acquisti sui social media da parte delle stesse tween (abbreviazione inglese per pre-teen, preadolescente).
I “Sephora Kids”, bambine e teenager nel mondo della bellezza
Il termine Sephora Kids si riferisce a bambine, spesso di età inferiore ai 10 anni, che si avvicinano al mondo dei prodotti di bellezza, utilizzando articoli destinati agli adulti. Questo fenomeno è spinto da un mix di marketing intelligente e da un forte desiderio di appartenenza sociale. Le ragazzine, in molti casi, non solo comprano questi prodotti, ma li esibiscono anche sui social.
L’industria della bellezza ha intercettato questo trend, creando linee di prodotti con packaging attraenti, dai colori pastello e a tema con personaggi di film o serie TV. Questo tipo di marketing gioca sulla FOMO (Fear Of Missing Out, paura di rimanere esclusi dai trend), incoraggiando un
comportamento di acquisto compulsivo tra i più giovani.
L’Influencer Marketing è il Motore del Fenomeno
Le strategie di influencer marketing sono alla base della popolarità dei prodotti destinati ai più giovani. Con l’aiuto degli influencer, i brand riescono a far diventare virali i prodotti make-up o linee di skincare, come nel caso di Drunk Elephant, che ha cercato di attrarre anche i più giovani proponendo una skincare complessa e costosa a un pubblico che non ne ha un reale bisogno. Nonostante le raccomandazioni da parte degli esperti dermatologi, che mettono in guardia sui rischi per la pelle sensibile dei bambini, il marketing ha trovato terreno fertile nel promuovere routine di bellezza elaborate, anche con ingredienti aggressivi come il retinolo, usato per i segni dell’invecchiamento.
Ma perché bambine di dieci anni dovrebbero aver bisogno del retinolo? Naturalmente i social media non creano, ma amplificano ed enfatizzano a dismisura questo processo. Il formato GRWM (Get Ready With Me) è il principale modo di diffondere la routine di bellezza sulle piattaforme digitali, in particolare su Tik Tok. Un caso emblematico è quello della famosa influencer Kim Kardashian che condivide il proprio account Tik Tok con la figlia di 10 anni, ha pubblicato un video in cui la bambina mostrava la sua beauty routine condividendola con i 19 milioni di follower della pagina.
Il Potere degli Influencer e le Implicazioni Psicologiche
L’influencer marketing si rivela potente tra i giovani, che si sentono più vicini ai loro coetanei o a personaggi poco più grandi, percependo i loro contenuti più autentici rispetto alla pubblicità tradizionale. Gli influencer, infatti, non solo spingono i prodotti, ma creano anche una cultura attorno ad essi, rendendo difficile per i giovani sottrarsi a questa influenza.
I social media amplificano il desiderio di imitare e aderire ai trend, spingendo le tween a emulare le abitudini di bellezza dei loro idoli. Ma la psicologia dietro a questo comportamento è complessa: la pubblicità sui social gioca sul bisogno di appartenenza e i giovani, con la loro limitata esperienza nelle decisioni di acquisto, sono particolarmente vulnerabili a queste influenze.
Il fenomeno Sephora Kids è un chiaro esempio di come l’influencer marketing possa essere utilizzato per raggiungere un pubblico giovane, trasformando le tendenze di bellezza in veri e propri fenomeni sociali. Tuttavia, sebbene queste strategie di marketing siano molto efficaci per le aziende, è fondamentale rifletteresulle implicazioni psicologiche e sociali di queste pratiche. In un’epoca in cui l’immagine corporea è sempre più influenzata dai social, è importante considerare gli effetti che un’esposizione precoce ai prodotti di bellezza possa avere sulla crescita emotiva e sull’autostima dei più giovani.
Articolo di Greta Ottonello.
Fonti:
https://www.avvenire.it/famiglia/pagine/cosmetici-per-bambine-inutili-e-rischiosi