Chi, al giorno d’oggi, non ha mai sentito parlare di “Digital Content Creator”?
CHI È?
Conosciuto anche come “Web Content Creator”, è una delle figure professionali che operano nel digitale, si occupa principalmente di creare e implementare i contenuti pubblicati sui siti web e sui differenti canali di comunicazione scelti in base alla community strategy dell’azienda di riferimento.
COSA FA?
Il Content Creator non scrive testi per blog o post per social media, ma progetta contenuti coinvolgenti, informativi, educativi, accattivanti, studiati per attirare l’attenzione degli utenti in base ad uno specifico piano di comunicazione. Il ruolo è variabile, dipende dal brand, dall’azienda, dal progetto o dal singolo professionista per cui lavora.
L’obiettivo è quello di dare vita a contenuti inclusivi e accessibili a tutti, con un linguaggio chiaro e coinvolgente.
Il suo lavoro si basa soprattutto su una conoscenza continua dei trend, per essere al passo con questioni rilevanti, modalità espressive e piattaforme in lancio e sviluppo, attraverso un’attività di monitoraggio e ricerca continua, per rendere il lavoro ancora più mirato, snello e diretto verso gli obiettivi prefissati.
La parte più importante del lavoro del Content Creator è lo storytelling: una narrazione efficace che è lo strumento migliore per catturare l’attenzione degli utenti che sono alla ricerca di intrattenimento, dello scioglimento di un dubbio o della soluzione a un problema.
Crea piani di comunicazione, calendari editoriali per blog e social media con i relativi contenuti, la comunicazione emozionale che parte dall’individuazione di trend e l’uso di tool, fino allo studio delle giuste linee editoriali, delle tempistiche, dei competitor e delle modalità d’adattamento dei contenuti al formato.
COME LO FA?
Il Content Creator deve saper adattare contenuti ai formati attraverso lo studio delle singole piattaforme.
La soglia di attenzione degli utenti si è abbassata drasticamente e la necessità di immediatezza si riassume in una crescita di video brevi, e una decrescita di articoli o contenuti long-form.
- Instagram è l’ideale per contenuti di natura visiva,
- Facebook per stimolare interazioni e dialoghi all’interno di community,
- TikTok perfetto per contenuti video dal carattere virale,
- YouTube per video facilmente ricondivisibili,
- Twitter per una copertura editoriale di tipo divulgativo veloce.
Assumono un ruolo importante i siti web, cioè gli spazi nei quali i creator digitali possono inserire contenuti coinvolgenti in grado di narrare storia, valori e attività di un’azienda, e i blog, ovvero luoghi dove concretizzare lead qualificati e creare consapevolezza intorno a un brand.
PERCHÉ QUESTA FIGURA È DIVENTATA COSÌ IMPORTANTE PER LE AZIENDE?
La progressiva crescita dei social media e la possibilità di mostrare i propri talenti, competenze ed esperienze a chiunque nel mondo, ha portato sempre più alla diffusione della figura del Creator, tanto da poter parlare di una vera e propria Creator Economy, un business che conta oltre 50 milioni di utenti in tutto il mondo!
Le aziende possono guadagnare moltissimo dalla collaborazione con i creator perché:
- permettono di accedere a nuovi pubblici: permettono alle aziende di farsi conoscere ed apprezzare da segmenti di persone che ancora non la conoscono;
- permettono di raggiungere nicchie più complicate da intercettare o difficili da selezionare tramite i comuni criteri di targeting che offrono le piattaforme;
- hanno un impatto reale sulle metriche di business, non solo per quanto riguarda la notorietà, ma anche sulla propensione all’acquisto e sull’acquisto stesso.
CHE DIFFERENZA C’È TRA CONTENT CREATOR ED INFLUENCER?
Le due figure creano lo stesso tipo di contenuti, ma hanno dei ruoli diversi nelle strategie di marketing.
- CONTENT CREATOR: vengono pagati per realizzare video su specifici prodotti, non pubblicano i contenuti sui loro account, ma danno i video al brand che li pubblica sui suoi canali di marketing. È necessario che siano reali e informativi con un tocco di intrattenimento.
- INFLUENCER: sono pagati per scattare foto e video di prodotti e condividere tali contenuti attraverso i loro canali social. Il loro contratto prevede il numero di stories, TikTok e post di Instagram che pubblicheranno per il marchio. I brand possono scegliere di ottenere i diritti sui contenuti e ridistribuirli attraverso i canali di marketing del marchio, ma non tutti gli influencer lo concedono.
In un ecosistema social in cui per le aziende è sempre più difficile riuscire ad emergere, la partnership mirata con i creator può essere una risorsa importante per brand, piccoli e grandi, in modo da emergere dalla massa e farsi notare grazie a contenuti autorevoli nella rispettiva nicchia di mercato.
FONTI:
https://cultadv.com/content-creator-chi-e-cosa-fa/
https://speekly.it/blog/quale-e-la-differenza-tra-content-creator-e-influencer
https://www.adecco.it/il-lavoro-che-cambia/content-creator
https://www.bludata.com/chi-sono-i-creator-e-perche-sono-il-futuro-del-marketing/
Articolo di Arianna Romeo