Durante la 17° edizione del Marketing & retail summit, svolto il 05 Ottobre 2022 a Milano presso il teatro Manzoni, sono stati toccati diversi punti, dall’analisi del contesto attuale alla panoramica delle sfide futuro, dove il tema centrale del convengo è stato il fattore del capitale umano come risorsa fondamentale per lo sviluppo delle imprese.
Sfide future per il Retail
Stiamo vivendo una tempesta perfetta: pandemia, crisi climatiche, guerra, rischi recessivi, inflazione..
Negli italiani si è sviluppato l’istinto del “suricato”, un animale che vive il mondo in perenne stato di allerta, pronto a reagire adeguandosi al mondo circostante.
Il caro prezzi del cibo corre e gli italiani resteranno in equilibrio tra risparmi e qualità di prodotto. Ci sarà un’eliminazione del superfluo, difendendo la qualità del cibo ma con un budget limitato.
Matteo Arata, Managing Director di Accenture, sottolinea i trend significativi per il retail, ponendo l’attenzione sulla fine dell’era dell’abbondanza, costringendo i retail a una gestione più responsabile delle risorse e sulla necessità di spostare il focus sull’esperienza nel punto vendita come strategia di differenziazione, – prodotto + servizio.
Questo come?
In questo quadro evolutivo il fattore umano può diventare un grande fattore di fidelizzazione, in grado di stravolgere i processi produttivi standardizzati.
Gli step che si dovranno seguire sono:
- Evoluzione del punto vendita: deve diventare un Point of meeting (POM) dove si riscopre la relazione umana tra cliente – cliente e cliente-dipendente.
- Lo store dovrà anche essere un Point of education (POE), ovvero un luogo in grado di comunicare e educare il consumatore sulla materia del cibo.
- Inoltre il personale dovrà offrire una consulenza al cliente (Food consultant), non abbiamo più la semplice figura del macellaio, fruttivendolo ecc.. ma abbiamo persone. (clicca qui per vedere come risponde Conad)
Cos’è il capitale umano?
Durante l’intervento di Mariangela Marsiglia, VP Country Manager Italy and Spain Amazon, le è stata posta la seguente domanda “Cos’è il capitale umano?”. La risposta tempestiva della manager è stata “Cambiamo termine, è una visione troppo materialista, mi piace parlare di persone. L’engagement dei dipendenti deve essere fondamentale per l’azienda. Le aziende cercano qualcosa di intangibile ovvero la fantasia e l’inventiva delle persone”
“É più difficile essere gentili che intelligenti, l’intelligenza senza essere gentili non vale niente, la combinazione dei due elementi è la pozione magica.”
Essere imprenditori vuol dire scegliere e dare inizio a qualcosa, questo è il momento in cui gli imprenditori devono investire sul capitale umano, “Bisogna inserire molti più capelli neri tra quelli grigi, inoltre bisogna investire di più sulle donne.” Interviene cosi Francesco Pugliese, amministratore delegato Conad.
Le prossime scelte dovranno andare in due direzioni:
– capitale umano, ovvero la ricerca di nuove competenze;
– collaborazione tra i partner, condividendo informazioni per ottimizzare i punti di forza.
Valori e Volontà di impresa
I valori si esprimono molto bene con le campagne di marketing, ma queste sono rivolte ai clienti. Questi valori in primis devono essere accolti da parte dei collaboratori interni ed è quindi necessario investire su corsi formativi nella creazione del gruppo di lavoro.
Per affrontare le sfide future con coraggio sarà necessario porre delle fondamenta robuste, che si dovranno basare basare sui valori e la volontà dell’impresa. La cultura è una risorsa intangibile ma è quella che fa la differenza.
Concludo riportando le parole di Cristina Lazzati, direttrice di Mark Up, Gdoweek e Fresh Point Magazine, con le quali ha inaugurato il Marketing & Retail Summit 2022 con il focus sull’ #humanretail.
“Il capitale umano dell’azienda è la prima risorsa da cui ripartire. Se vogliamo innovare l’unica via è cambiare alcuni modelli e per farlo serve la sinergia tra menti e persone diverse”
Articolo di Lorenzo Reboni