Tempo di lettura: 5 min circa
Ebbene sì, accade pure che una scelta sbagliata infranga sogni che hanno il sapore di ricchezza e prestigio, ma, soprattutto, anni di durissimo lavoro.
Ordina un gustosissimo Big Mac e calati negli anni in cui nasce la più grande catena di hamburger del mondo.
Da dove è partito tutto?
Questa è la triste storia di Richard e Maurice Mc Donald, due fratelli che decidono di lasciare la propria casa natia in cerca di fortuna nella terra californiana.
Sognano di girare e registrare propri film, ma la conquista di Hollywood non sembra così vicina, così, i due, decidono di aprire un cinema con i propri risparmi.
Nel 1930 viene inaugurato “The Beacon”: 750 posti a sedere, uno snack bar per coccolare i propri clienti e film garantiti per trascorrere delle serate in compagnia.
Tutto troppo bello se non fosse per il tempismo tutt’altro che azzeccato! La Grande Depressione è alle porte e, come previsto, l’industria cinematografica e dell’intrattenimento è una tra le prime a soffrirne di più.
E il The Beacon?
Dopo sette anni di dure resistenze, il The Beacon chiude battenti, ma Richard e Maurice non si lasciano scoraggiare, hanno troppa fame di successo.
Cosa si saranno inventati questa volta…
Un nuovo progetto prende forma, ma, stavolta, nel mondo della ristorazione!
Un classico drive-in, un posto in cui le automobili si accostano, ordinano e ricevono il pasto consegnato da giovani ragazze su pattini a rotelle: siamo a San Bernardino, non lontano dalla California, e quello appena descritto ha il nome di Barbeque, o meglio McDonald’s Barbeque.
Venticinque portate, preparate con cura e precisione, ma solo una è quella preferita e maggiormente richiesta: l’hamburger.
Perché, allora, non rivedere la propria formula e ripartire da zero?
I fratelli McDonald, però, non sanno accontentarsi: se decidono di cambiare, cambiano in grande!
Nel 1948 riaprono il locale mostrandosi in una veste totalmente nuova: niente più donne sui pattini a rotelle, niente drive in, ma un negozio di hamburger, dove, per ordinare, serve parcheggiare la propria auto e recarsi all’interno. Scelta assolutamente giusta e ponderata in termini di costi, ma che agli americani non piace per nulla.
A salvare i due fratelli dall’ennesimo fallimento sono i camionisti, che iniziano a frequentare il locale di San Bernardino nelle pause lavorative.
Gli utili crescono, Richard e Maurice cominciano a pensare all’espansione; è proprio qui che compare Ray Kroc, il padre del franchising e colui che porta via la gloria agli sfortunati fratelli. Negli anni ’40, Kroc era un produttore di multi mixer, capaci di lavorare, in modo simultaneo, ben cinque diversi tipi di milk shake.
Nulla di strano a dire che, ben presto, Kroc e i fratelli McDonald entrano in affari, considerando che questi ultimi avevano architettato una catena di montaggio per hamburger, patatine e milk shake, per l’appunto, mai vista prima.
Kroc trova quest’invenzione geniale e propone di riconoscere a Richard e Maurice una quota per ogni nuovo ristorante da lui aperto, promettendo di mantenere stesso marchio e stessi metodi di lavorazione.
Tutto tranquillo fino al 1961, quando i fratelli decidono di cedere il totale controllo dell’impresa all’ormai ex produttore di multi mixer, che sin dall’inizio aveva capito l’inestimabile potenziale della nuova attività.
Kroc non perde tempo, si dedica subito al restyling eliminando dal marchio la mascotte Speedee e liberandosi, anche, del grande arco che contraddistingueva i primi McDonald’s.
Il concetto dell’arco vuole però mantenerlo, è segno di forte distinzione, ma lo trasforma nella M dorata che oggi conosciamo come il logo indiscusso di McDonald’s.
Ma, allora perché, dopo il contratto stipulato, i fratelli Richard e Maurice McDonald finiscono nel dimenticatoio?
Tenetevi forte, notizia shock!
Ray Kroc, fa appendere in ogni ristorante una sua effige dorata in cui viene chiamato “fondatore”; decide, fra l’altro, di aprire un McDonald ’s a poche centinaia di metri dal primo storico ristorante dei due fratelli, unica loro diretta proprietà, fallito appena sei anni dopo. Ma non finisce qui! Kroc fa addirittura risalire la nascita della catena al 1955, anno in cui aprì il suo primo ristorante in franchising a Des Plaines.
Se i fratelli McDonald non avessero venduto la catena a Ray Kroc, quanti soldi avrebbero conquistato? E soprattutto, quali sarebbero state le sorti degli innumerevoli McDonald’s sparsi in tutto il mondo?
Questo resta un grande interrogativo, ma va senz’altro riconosciuto che senza la fame e la voglia di mettersi in gioco dei giovani Richard e Maurice, oggi, non potremmo “godere” con degli hamburger preparati in tempi record.
Articolo di Angelica Clarissa Benegiamo.