Vi siete mai chiesti il motivo per cui il logo di Hermès, nota maison d’alta moda, sia un cavallo che traina una carrozza? Ebbene si, esiste un curioso motivo dietro questa scelta e ora ve la racconteremo partendo proprio da quella che è la storia del brand.
Brevi cenni storici
L’azienda viene fondata a Parigi nel 1837 dal sellaio Thierry Hermès. Hermès, infatti, nasce inizialmente come bottega artigianale che produce bardature, finimenti e altri accessori per l’equitazione. Successivamente, si iniziano a creare capi in pelle di daino per poi lanciare nel mercato una linea di gioielli ispirati al mondo equestre, fino ad arrivare a quella che è l’attuale collezione che comprende: abbigliamento, accessori, calzature, pelletteria, profumi e valigie.
La maison, fin dalla sua nascita, ha fatto leva su quelli che possono essere considerati i suoi segni distintivi, ovvero, da un lato emerge il lavoro artigianale di qualità, dall’altro lato la maison è sempre stata visionaria e proattiva nel manifestare attenzione alle evoluzioni della società e alle sue esigenze. Ad esempio, Hermès ha fatto emergere la sua capacità di stare al passo con i tempi quando l’auto ha iniziato a diffondersi tra la popolazione ed esso ha iniziato ad analizzare le nuove opportunità del bagagliaio.
I best seller di Hermès
Kelly, 1956: La borsa Kelly prende il nome da Grase Kelly, in quanto il successo di questa borsa, disegnata da Robert Dumas negli anni ’30, è dovuto proprio a lei. Infatti, nel 1956 una sua fotografia con questa borsa fa il giro del mondo e da quel momento Hermés omaggia la principessa di Monaco dando il nome Kelly all’ormai iconica best seller.
Birkin, 1984: Anche la borsa Birkin è frutto di una curiosa e interessante storia. Essa nasce da un incontro casuale tra Jean-Louis Dumas, CEO di Hermès, e l’artista Jane Birkin sul volo Parigi-Londra. L’artista, in questa occasione, argomenta quanto sia difficile trovare una borsa per giovani madri che sia capiente ma allo stesso tempo elegante, per cui Dumas le chiede di abbozzare su un foglio di carta la borsa dei suoi sogni. Da qui la nascita dell’iconica Birkin. Essa è tuttora ricercata dai consumatori, ma anche dai collezionisti appassionati al mondo della moda. La Birkin rappresenta un vero e proprio investimento, poiché non solo mantiene il suo valore nel tempo, ma addirittura negli ultimi anni il prezzo si è triplicato e la domanda supera notevolmente l’offerta.
Le vetrine teatrali di Hermès
Un ulteriore aspetto che distingue la maison sono le sue strabilianti vetrine progettate da Leïla Menchari, diplomata all’Accademia di Belle Arti. All’inizio degli anni’60 Menchari entra a far parte del gruppo Hermès come responsabile vetrine. Ad ogni nuova collezione interpreta lo stile di Hermès creando vetrine scenografiche che assumono le sembianze di piccoli teatri.
Il laboratorio di Pantin
Anche il luogo di lavoro all’interno della maison è estremamente innovativo. Nel 1992 la maison trasferisce i suoi laboratori di pelletteria da Faubourg Saint-Honoré a Pantin.
Il nuovo spazio di lavoro è innovativo poiché offre un’architettura luminosa, spaziosa e accogliente per permettere agli artigiani di esprimere al meglio il proprio lavoro e la propria creatività.
Successivamente, il laboratorio si amplia tramite un progetto che prende il nome di Cité des métiers, ovvero un’area che raggruppa diversi edifici collegati tra loro da cinque giardini tematici. All’interno di quest’area c’è una palestra e un asilo nido con dei posti riservati ai residenti oltre che un edificio dedicato alla formazione e alla visita temporanea delle collezioni Hermès da parte di acquirenti provenienti da tutto il mondo. La maison si differenzia, inoltre, per la forte sensibilità alla promozione di talenti presenti nel territorio tramite l’organizzazione di numerosi incontri con i candidati.
Considerazioni
In conclusione, esponiamo alcuni insegnamenti che possiamo trarre dalla nascita e dall’evoluzione di una così importante maison d’alta moda.
In particolare, abbiamo potuto comprendere quanto l’heritage e le vicissitudini che si celano dietro i prodotti di un’azienda siano fondamentali per creare un immaginario e associazioni di marca positive all’interno della mente del consumatore.
Inoltre, la chiave per il successo di un’impresa risiede nella capacità di investire continuamente nel tempo su quelli che sono i fattori che rendono unico e inimitabile il brand, proprio come ha fatto Hermès, la quale ha portato avanti di generazione in generazione quelle che erano le ideologie fondanti di Thierry Hermès, ovvero l’attenzione ai dettagli grazie ad artigiani professionisti e la capacità di essere al passo con le evoluzioni che caratterizzano la società.
Articolo di Letizia Corradini