San Valentino e la personalizzazione: L’efficacia sta nello sfruttare gli eventi?
Nell’era dei Social Media, il 14 febbraio ha sempre segnato una divisione netta tra innamorati e single: da una parte chi riceveva attenzioni, cioccolati
ni, cene offerte e fiori e dall’altra chi si sentiva abbandonato a se stesso. Poi c’è sempre stata una sfera di persone che a San Valentino non hanno mai sentito la necessità di fare nulla. Quest’anno il 14 febbraio cade di lunedì e allora vorrei ribattezzare tale giornata come il Blue Monday dei single, costretti a sorbirsi tutte le campagne delle aziende che cercano di vendergli la qualunque per la loro presunta metà.
Negli anni le aziende hanno sviluppato sempre più campagne legate alle ricorrenze, tralasciamo per un secondo San Valentino e guardiamo la festa della mamma, del papà, dei nonni, il tuo onomastico, la tua laurea: ormai tutto è o può diventare un’occasione da celebrare – e ce lo dice bene Mulino Bianco che, come possiamo vedere dall’immagine, predispone per ogni festività iniziative e packaging dedicati all’occorrenza.
Ma perché questo? In un mondo in cui tutte le aziende si uniformano e attuano le stesse strategie è necessario differenziarsi dai propri competitor. Proprio per questo ci troviamo nell’era della personalizzazione e del micro-marketing. Questo impone alle aziende di avere una grandissima capacità di reperire dati sui consumatori e di renderli utili per i propri obiettivi. Un modo per poterlo fare è attuando programmi fedeltà, che permettano all’azienda di acquisire informazioni sui propri consumatori, riguardanti i prodotti che acquistano e la loro frequenza ma anche informazioni socio-demografiche relativi ad essi.
Il micro-marketing è l’insieme di attività per cui l’impresa si rivolge a singoli individui o gruppi locali di clienti specifici. Possiamo parlare di marketing locale e marketing one-to-one.
Il marketing locale riguarda la personalizzazione in base ai bisogni e alle richieste di gruppi locali di clienti come ad esempio città, quartieri
o singoli negozi. Il geomarketing è l’insieme di iniziative di marketing locale svolte con l’utilizzo di tecnologie di localizzazione: l’impresa cioè si rivolge ad una limitata
zona geografica presupponendo che una potenziale clientela possa trovarsi nelle zone in cui risiedono già dei clienti.
Un esempio di geo-marketing è quello che mi propone Control Italia sponsorizzando la sua pubblicità su Instagram. Sono sicura però che anche voi abbiate qualche esempio da proporci.
Il marketing one-to-one riguarda la personalizzazione di prodotti e programmi di marketing in base ai bisogni di singoli clienti. La personalizzazione di massa è il processo mediante il quale le imprese interagiscono a livello individuale con una massa di clienti per la progettazione di prodotti e servizi in grado di soddisfare i bisogni specifici di ciascun individuo.
Personalizzare a livello individuale non significa solo permetterti di modificare a piacere i tuoi prodotti, scegliendo i colori o l’immagine da inserire, come ci fa mostra M&M’s in occasione di San Valentino. Uno strumento ormai molto utilizzato con cui è possibile fare marketing one-to-one è l’e-mail marketing – anche se a volte ci fa pentire di esserci iscritti alle newsletter.
Ad esempio, VeraLab, l’azienda di cosmetici dell’Estetista Cinica, mi ha gentilmente ricordato che non ho ancora utilizzato lo sconto che mi avevano dato per il mio compleanno, esortandomi quindi all’acquisto.
Tutte queste attività sono finalizzate a rendere il consumatore più fidelizzato, proprio perché la fedeltà rende il consumatore più profittevole (avevamo già parlato di loyalty marketing in quest’articolo).
Come dicevo prima, infatti, i programmi fedeltà sono sempre più utilizzati dalle aziende, per fornire sconti ai propri clienti, ad esempio Trenitalia con CartaFreccia, o per procedere con una raccolta punti che offra sconti o premi. Si potrebbe anche parlare di up-selling, ovvero quell’attività per cui l’azienda nel momento dell’acquisto ti propone il prodotto che stai acquistando in versione premium – a me succede spesso con Trenitalia, quando mi offre a soli 3€ in più il passaggio dalla seconda alla prima classe, anche se non ci casco mai. Questo è un modo per sfruttare al massimo la fedeltà dei propri clienti. Viene molto utilizzato anche il cross-selling, che va ad incrociare prodotti complementari per riuscire ad aumentare lo scontrino medio del cliente.
Al giorno d’oggi ci sono un sacco di strategie e iniziative messe in atto dalle aziende per fidelizzare e far suscitare una qualche emozione positiva da poter legare al brand, spesso approfittandosi di occasioni ed eventi a noi cari. In ogni caso, qualunque sia la motivazione che vi spinge a festeggiarli, vi auguro di farlo sempre con ironia e se volete prendendo spunto dalle idee creative di queste aziende!
Grazie a tutti! Al prossimo bites
Articolo di: Chiara Tordo Caprioli