Nell’ultimo periodo si parla molto di sostenibilità e non è un segreto che il nostro stile di vita non possa più essere considerato sostenibile per il pianeta. Quest’anno l’overshoot day italiano, ovvero il giorno in cui l’Italia ha consumato la sua parte di risorse per tutto l’anno, è stato il 13 maggio. Continuando così, attorno al 2050 l’umanità consumerà il doppio delle risorse che ha a disposizione.
Viene spontaneo chiedersi come faremo a sopravvivere e molti di noi magari si dilettano provando ad immaginare di cosa ci nutriremo una volta che le risorse saranno veramente esaurite. C’è chi, invece di immaginare, sta rivoluzionando il mondo del food nel panorama europeo.
Parliamo di Davide Rossi e Lorenzo Pezzato, co-fondatori di Fucibo, la prima azienda italiana i cui prodotti, interamente fatti in Italia, sono a base di insetti. Avete capito bene cari lettori!
Perché gli insetti?
Nel sito di Fucibo vengono indicate 5 ragioni:
1. Gli insetti commestibili sono gustosi: stando a quanto si evince dal sito, molti ne associano il gusto a quello della nocciolina tostata e della mandorla. Possono inoltre essere aromatizzati secondo il piacere del consumatore.
2. Gli insetti commestibili sono nutrienti: oltre a contenere grassi, ferro e zinco, gli insetti sono ricchi di proteine.
3. Gli insetti commestibili sono versatili: si prestano ad essere inseriti nella dieta di chi vuole perdere peso o degli sportivi (sia dilettanti che professionisti).
4. Gli insetti commestibili sono sostenibili: un allevamento di insetti ha un impatto nettamente inferiore rispetto a un allevamento tradizionale, in termini di consumo di acqua, suolo e emissione di gas serra.
5. Gli insetti commestibili si integrano nell’economia circolare: essi riescono appunto a trasformare scarti alimentari in nuove proteine.
Dobbiamo fare però una premessa fondamentale per capire l’innovatività della loro idea.
Siamo all’interno di un comparto del food molto particolare perché parliamo di novel food, ovvero prodotti che vengono considerati nuovi in quanto fatti con prodotti o sostanze che non presentano una storia di consumo considerata significativa. Per queste ragioni tali prodotti, prima di essere venduti, sono sottoposti a svariati test che servono per capire il rischio e l’eventuale impatto sull’essere umano.
Bisogna tenere in conto che l’entomofagia (ovvero il consumo di carne di insetto) è un fenomeno affermato. Per quanto estranei alla nostra cultura, gli insetti sono già considerati ‘cibo’ in molti paesi del mondo, specialmente
quelli orientali, e sono consumati regolarmente da circa 2 miliardi di persone.
Nel mondo occidentale questa realtà non è consolidata e bisogna introdurre ed educare il consumatore day by day.
Da dove partire per Fucibo?
L’approvazione dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) è sicuramente un grande passo in avanti. Torniamo un attimo indietro.
Nel 2017, Rossi e Pezzato avevano aperto 21-bites, il primo e-commerce europeo in cui era possibile acquistare alimenti a base di insetti, la cui sede però si trova a Londra in quanto la Gran Bretagna è uno dei paesi europei che
ostacola di meno lo sviluppo di questo settore. I prodotti abbracciano diverse categorie, andando dalle barrette al pet food, non dimenticando pasta, farine, snacks e perfino integratori.
Una volta ricevuta l’approvazione hanno deciso di tornare in Italia e fondare Fucibo. I prodotti saranno disponibili dalla seconda metà del 2021.
Di che tipo di prodotti si tratterebbe?
– Pasta, imprescindibile nel panorama italiano;
– Cracker;
– Patatine: quest’ultima categoria è stata scelta anche per facilitare il primo approccio tra insetti e consumatore.
Il loro punto di forza, oltre l’amore e la passione verso il cibo, è la grande tradizione gastronomica che li contraddistingue e la ricerca della ‘qualità in ogni dettaglio’. Scrivono infatti: ‘La grande tradizione Italiana dell’eccellenza nel cibo, l’abilità nella produzione, l’amore e la passione, le materie prima della migliore qualità fanno di questi prodotti il meglio che possiate gustare’.
Siamo molto incuriositi da questa iniziativa anche se, allo stesso tempo, facciamo un po’ di fatica ad immaginare la reazione dei consumatori che si troveranno inseriti a scaffale prodotti a base di farine di insetti, soprattutto a livello italiano. Fare previsioni è sempre un rischio, ma stando all’intervista rilasciata a Forbes, Pezzato si dichiara sicuro di una rapida crescita media in Italia (stimata attorno al 60% dal 2022) e di una ancora più importante all’estero.
Voi che ne pensate? Ci avranno visto lungo?
Articolo di Elena La Barbera