Il giorno 8 ottobre i Traders di primo e secondo anno e gli studenti di Food System, hanno avuto la possibilità di interfacciarsi, sebbene per ovvi motivi solo virtualmente, con una realtà giovane e dinamica come quella di Danone, attraverso le parole di Polikseni Shani (Talent manager Business Services HR, Italy&Greece Danone), Mario Arfè (Head of Field Danone) e Antonio Inserra (Trade Marketing Danone).
Danone è un’azienda leader a livello mondiale con un portafoglio prodotti salutistico nel food e nel beverage. Alla base della sua realtà commerciale c’è la consapevolezza che il progresso economico debba infatti essere accompagnato dal progresso sociale e questa visione ha guidato l’azienda sin dai tempi della sua fondazione, con Antoine Riboud.
La leadership ha mantenuto negli anni una certa continuità di pensiero con il figlio di Antoine, Frank Riboud che ha posto al centro della strategia aziendale la salute degli individui, fino all’attuale CEO, Emmanuel Faber che dal 2014 propone una mission a sostegno non solo della salute ma anche dell’ambiente.
Il loro slogan ‘One Planet. One Health’ condensa in poche parole la loro mission, che è stata anche fonte di ispirazione nella definizione dei 9 goals di lungo termine a sostegno degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
‘HOPE’ è invece l’acronimo che racchiude i valori distintivi dell’azienda:
- Humanism: condivisione, rispetto per gli altri;
- Openness: apertura al dialogo, curiosità;
- Proximity: empatia, credibilità;
- Enthusiasm: passione.
Sono tre i business su cui è focalizzata Danone, il cui cuore è rappresentato dall’essential dairy and plant-based oltre che da prodotti per la nutrizione specializzata e dal business delle acque, con brand che si prendono cura delle persone ancora prima della loro nascita.
È stata poi approfondita l’organizzazione della funzione commerciale in Danone con particolare enfasi sul ruolo del sales account, figura d’ingresso nel loro mondo. L’azienda si avvale di numerosi sales account, ognuno dei quali presidia 60 punti vendita in cui vengono manovrate tre leve: assortimento, spazio ed extra-display con store check che consentono di avere quotidianamente un quadro della situazione sui 1800 punti vendita clienti in Italia.
Tuttavia la particolarità del momento storico vissuto ha portato a stravolgere, oltre che la vita dei singoli individui, l’assetto organizzativo di ogni realtà aziendale nel mondo. I prodotti LCC in questa fase hanno visto un incremento di oltre il 17% delle vendite a valore, i prezzi medi sono cresciuti, più che per le speculazioni del trade, a causa della riduzione della pressione promozionale messa in atto per evitare rotture di stock. La quota di MDD è cresciuta del 20% a valore ed è diventata il bene rifugio di insegne come Coop e Conad che per prime vi hanno investito.
Dal 9 marzo al 18 giugno i sales account Danone, a seguito delle restrizioni dovute alla pandemia di COVID-19 non hanno potuto svolgere i loro consueti compiti. Durante la fase di smart working gli è stato quindi richiesto di studiare l’impatto del COVID sul grocery.
Ne è nato il progetto ‘FICO’, dalla fusione dei nomi dei teams di lavoro coinvolti (FIeld & COmdev) che ha riguardato in particolare 4 aspetti: convenienza, shopper engagement, customer engagement e semplificazione e che ha portato alla realizzazione di diverse iniziative: dalla distribuzione di flyer multi-sconto, alla realizzazione di materiali POP attrattivi.
Quello che ci attende quindi è un nuovo contesto socio economico in cui bisogna essere capaci non solo di reagire ma anche di anticipare i trend, e questo Danone…lo sa bene!
Creato da Silvia Scioscia Santoro