In uno scenario competitivo dominato sempre di più dai dati e dalla data science, le aziende sono chiamate a stare al passo con i tempi, cercando di capire come poter manipolare il dato-cliente e come poterlo sfruttare al meglio per ottenere un vantaggio competitivo.
Per potersi evolvere, alcune imprese si affidano a professionisti della consulenza che possano guidarle in un percorso di crescita che li renda sempre più capaci di utilizzare i dati a loro disposizione per comprendere a fondo i loro consumatori e per mettere i loro bisogni al centro della strategia di marketing.
Mercoledì 16 ottobre, durante il corso di Loyalty Marketing della prof.ssa Ziliani, i traders del secondo anno hanno incontrato Miriam Panico e Pierluigi Caruso, rispettivamente EMEA Customer Engagement Manager e Senior Customer Engagement Associate in Dunnhumby.
Dunnhumby è un’azienda con più di 30 anni di esperienza che si definisce “customer data science platform”, ovvero una piattaforma che, attraverso un mix di analytics, algoritmi, software e modelli scientifici di targeting, aiuta i retailer, prevalentemente del settore grocery, ad analizzare i dati relativi ai loro consumatori e a trasformarli in insights che possono essere utilizzati per prendere decisioni strategiche.
Tenendo ben a mente le particolarità dei consumatori odierni, sempre più connessi tra loro e con i brand grazie alla tecnologia, il retailer deve riuscire a diventare l’intermediario tra il consumatore e il prodotto che meglio soddisfa il suo particolare bisogno. Per porsi nel mezzo di questa relazione, ha bisogno di conoscere a fondo sia il cliente, con i suoi bisogni, i suoi gusti, le sue preferenze in ambito di acquisto, sia i prodotti che meglio si addicono alle sue esigenze.
Attraverso l’uso di software e algoritmi, Dunnhumby cerca di costruire una strategia di customer engagement passando per tre macrofasi: insight, strategy e activation.
La prima fase, l’insight, mira a capire cosa guidi determinati comportamenti dei consumatori, andando a studiare in modo approfondito cosa acquistano, con che frequenza, dove e quando, i touchpoints con cui entrano in contatto durante il processo di acquisto ecc.., per poi clusterizzarli in base a parametri specifici e caratteristiche comuni.
Nella fase di strategy vengono analizzate le opportunità che ogni segmento presenta, che vengono incrociate con uno studio approfondito dell’azienda. In base a queste informazioni, viene delineata una strategia che permette al retailer di raggiungere i suoi obiettivi di business, manovrando al meglio e personalizzando la leva dell’assortimento, della comunicazione e della promozione, per riuscire a fidelizzare la clientela.
Infine, nella fase di activation, la strategia messa a punto viene attuata, monitorando costantemente i consumatori e confrontando i risultati ottenuti. In questo modo, non solo è possibile intuire la riuscita di una determinata azione di marketing, ma il retailer può effettuare investimenti mirati a raggiungere i suoi obiettivi di business, senza che ci sia spreco di risorse, e può, in alcuni casi, prevedere potenziali comportamenti negativi di gruppi di clienti.
Attraverso questo processo, Dunnhumby permette alle aziende di affacciarsi alla cultura del dato e di coltivarla per passare da un approccio di marketing vecchio stile, ad un approccio di data science, che mette il consumatore al centro, instaurando con lui una relazione one-to-one.
Creato da Claudia Leccese