Lo Storytelling di Marca
Il termine storytelling è composto da due parole inglesi: story e telling; ovvero, raccontare una storia.
È una forma di comunicazione che ha origini antiche nasce infatti, dall’arte della narrazione, prima in forma orale e successivamente scritta.
Una delle forze trainanti del marketing, negli ultimi anni, è proprio lo storytelling di marca. Le aziende non si limitano più a presentare i loro prodotti o servizi, ma si impegnano a creare racconti coinvolgenti che si intrecciano con le esperienze dei consumatori.
Questo approccio non è solo un modo di comunicare, ma una potente strategia per creare connessioni emotive durature.
Ma perché fare storytelling?
Le ragioni per la quale viene considerata una strategia fondamentale nell’ambito del marketing e della comunicazione sono diverse.
Innanzitutto, la capacità di instaurare una connessione emotiva con il pubblico rappresenta uno degli aspetti più distintivi. Le emozioni, essendo un potente catalizzatore comportamentale, consentono al marchio di diventare riconoscibile e memorabile nel lungo periodo. La memorabilità, è un elemento cruciale, in quanto le persone sono inclini a ricordare storie anziché dati e fatti isolati. Attraverso la narrazione, infatti, un brand può fornire un contesto e una struttura che agevolano l’assorbimento delle informazioni e la conseguente memorizzazione.
Lo storytelling offre la possibilità di distinguersi, conferendo al marchio un’identità unica capace di risuonare con il pubblico. La creazione di un’esperienza che sia unica e personalizzata diventa uno strumento chiave per emergere nella massa.
Si tratta anche di uno strumento che permette alle aziende di trasmettere i propri valori in maniera autentica, questo porta il pubblico ad instaurare con essa un legame più profondo. L’autenticità è uno degli elementi cruciali nella costruzione di un rapporto d fiducia con il consumatore, può essere veicolata attraverso una storia sincera.
Un’ulteriore caratteristica, non meno importante dello storytelling, riguarda la flessibilità e l’adattabilità. La sua capacità di adattarsi a diverse piattaforme e formati consente alle aziende di raggiungere il pubblico su molteplici canali; la flessibilità permette di personalizzare la storia secondo le esigenze specifiche di ciascun canale, ampliando in questo modo il suo impatto.
Osserviamo due esempi di successo:
Spotify
Spotify è un brand svedese di streaming musicale on demand. Si trova al primo posto per il suo brand storytelling.
La campagna messa in atto chiamata “Spotify Wrapped“ è stata lanciata come un modo per far si che gli utenti riflettessero sulle loro esperienze musicali e le condividessero con il mondo.
Spotify utilizza i dati di ascolto dell’utente per creare un rapporto personalizzato che includa le canzoni più ascoltate, gli artisti preferiti, il tempo totale di ascolto e altri dati rilevanti. Le informazioni sono presentate in modo visivamente accattivante attraverso grafici, immagini e animazioni. Gli utenti possono esplorare le proprie statistiche in maniera interattiva e condividerne il risultato.
“Spotify Wrapped” non si limita a fornire i dati ma celebra anche i momenti chiave dell’anno musicale dell’utente come “le tue canzoni più ascoltate”, questo offre un modo pratico per riascoltare i momenti musicali preferiti.
Inoltre, gli utenti sono incoraggiati a condividere i loro “Spotify Wrapped” sui social media come Instagram, Twitter, Facebook, trasformando la campagna in una tendenza virale, amplificando così la visibilità del marchio e aumentando il coinvolgimento degli utenti.
Coca-Cola
La campagna “Share a Coke” di Coca-Cola è un esempio di storytelling attraverso la personalizzazione e l’invito alla condivisione. È stata lanciata nel 2011 ed è diventata di successo globale.
Coca-cola ha affrontato la sfida di raggiungere nuove generazioni di consumatori e di creare un’esperienza di marca personale. Per raggiungere questo obiettivo ha stampato nomi comuni e appellativi affettuosi sulle bottiglie al posto del lstoryogo tradizionale. Questo approccio ha reso il prodotto più personale e ne ha incoraggiato la condivisione. La frase stessa della campagna è stato un invito diretto alla condivisione, trasformando il semplice atto di bere una bibita in un’esperienza sociale e condivisibile.
La campagna ha coinvolto il pubblico chiedendo loro di cercare le bottiglie con i loro nomi e condividere le foto sui social media. Inoltre, ha ampliato la campagna anche ai titoli di parentela come “mamma” e “papà” e questo ha reso possibile la condivisione di storie personali.
“Shake a Coke” è diventata un modello di successo di storytelling che ha ispirato altre campagne personalizzate e ha avuto un impatto duraturo sulla percezione del marchio Coca-Cola. È stato l’esempio di come la personalizzazione, l’invito alla condivisione e il coinvolgimento del pubblico possono trasformare un prodotto di consumo quotidiano in un’esperienza emotiva e sociale.
In conclusione, lo storytelling rappresenta una potente forma di comunicazione capace di trasformare dati e informazioni in storie coinvolgenti. È un’arte dinamica che si alimenta dalla diversità di voci e prospettive.
Qual è stata la vostra esperienza con lo storytelling? Avete mai vissuto un momento in cui una storia ha ispirato o influenzato il vostro pensiero?
Articolo di Letizia Corbani