Da qualche settimana assistiamo al grande ritorno di Barbie, personaggio amato e che ha accompagnato l’infanzia di tante generazioni. Per capire meglio il mondo legato a questa famosissima bambola, andiamo per step.
Chi è Barbie e qual è la sua storia?
Barbie è una linea di bambole commercializzata a partire dal 1959 e incentrata su una giovane donna statunitense, il suo nome completo è Barbara Millicent Roberts.
La prima Barbie venne rappresentata da una bambola dalla pelle chiara, un costume da bagno zebrato e lunghi capelli neri legati con una coda, il suo debutto avvenne presso la fiera del giocattolo di New York. Nello stesso anno iniziò ad apparire nella versione bionda che risultò poi essere la preferita dalle bambine. Dopo il primo spot pubblicitario vi fu una vera e propria corsa all’acquisto, ogni bambina desiderava avere questa bambola dal costume a righe. Barbie, rappresentata da un corpo con proporzioni irrealistiche occhi azzurri e capelli biondi, divenne ben presto il simbolo e un pilastro della società femminile dell’epoca. Essa iniziò ad evolversi anno dopo anno andando così a rappresentare i diversi cambiamenti nella società.
Negli anni ’60 iniziò a rappresentare le più importanti figure femminili dell’epoca come quella ispirata a Jackie Kennedy. Nel 1961 nacque la figura di Ken e nel 1962 venne creata la prima DreamHouse che in quegli anni rappresentava un vero simbolo di indipendenza, una donna che possedeva una casa e un’automobile non era infatti un evento comune. Nel 1968 venne lanciata la prima barbie afroamericana a supporto dell Equal Rights Amendment.
Negli anni ’70 Barbie fu immedesimata nei mestieri più diversi come la cameriera, il chirurgo, la veterinaria e l’assistente di volo.
Negli anni ’80 e ’90 fu prodotta la versione Barbie latina e alla fine degli anni Ottanta la Mattel vantò la vendita di ben 2 milioni di bambole. Si dovette però aspettare il 1992 per avere la Barbie più vendita del mondo ovvero il modello Totally Hair che vantava capelli lunghi oltre 20 centimetri,
le cui vendite arrivarono fino a 10 milioni di copie.
Gli anni 2000 non furono anni semplici per questa bambola iconica, il mercato subì dei cambiamenti e la Mattel fu accusata di non rappresentare al meglio le donne del mondo. Barbie iniziò ad essere considerata troppo perfetta e troppo magra e fu accusata di dare un’immagine negativa delle donne la cui sola bellezza era l’obiettivo principale.
Come nasce il logo Barbie e il colore rosa?
La prima Barbie venne venduta in una scatola, proprio come accade oggi, sulla quale apparve il primo logo.
Il nome era scritto in corsivo, la prima lettera in maiuscolo era caratterizzata da un ricciolo nella parte inferiore mentre il resto del marchio in minuscolo. La scelta del colore rosa su uno sfondo bianco è associata alla femminilità, al gioco e alla giovinezza ovvero tutte caratteristiche legate al mondo di Barbie.
Nel corso degli anni ci furono però tanti tentativi di rimodernizzazione. Nel 1975 venne creato un logo con una dimensione tridimensionale e in stampatello minuscolo posizionato in diagonale. Nel 1991 venne rimossa la tridimensionalità ma rimase in stampatello minuscolo; nel 1999 venne nuovamente cambiato il look, la scritta tornò ad essere in corsivo seguendo il solito tratto diagonale e il colore rosa era di una tonalità più accesa rispetto a quelle precedenti. Dal 2000 al 2005 vi furono altri cambiamenti, nello specifico nel 2004 la modifica più rilevante fu il fiore stilizzato, di cinque petali, posto sulla lettera “i” che conferì al logo ancora più femminilità, dopo solo un anno il fiore venne tolto e il colore venne reso di un rosa più caldo e scuro. Ad oggi, precisamente dal 2009, anno del 50° anniversario, il logo è tornato ad essere quello utilizzato nel 1959 con la sola modifica del tono di rosa utilizzato.
Il rebranding di Barbie
Come anticipato nel paragrafo precedente agli inizi degli anni 2000 Barbie iniziò a vivere un periodo di crisi, fu così necessario avviare un’importante operazione di rebranding.
Nel 2015 venne lanciata la linea Fashionistas che propose modelli di Barbie molto più simili alla realtà. Vennero creati diversi modelli con 7 tonalità di pelle, 22 colori di occhi, 24 acconciature e tre taglie diverse: petit, tall e curvy. Con questi nuovi lanci si aprirono così le porte all’inclusività, accogliendo la diversità e facendo di essa un punto di forza.
Nel 2021 è stata lanciata la prima Barbie non udente, il primo Ken con la vitiligine e nel 2022 la prima Barbie in sedia a rotelle.
Recentemente, nel mercato italiano, sono state lanciate nuove bambole ispirate a delle icone femminili contemporanee, stiamo parlando di Cristina Fogazzi in arte “L’estetista Cinica” e Samantha Cristoforetti, entrambe simbolo di indipendenza e di determinazione in grado di dimostrare a tante bambine che nella vita con impegno e volontà si può essere ciò che si vuole.
Barbie il film
Il 20 luglio 2023 è stato lanciato il film Barbie che vede come protagonisti l’attrice Margot Robbie nella veste di Barbie stereotipo e Ryan Gosling nella veste di Ken. Il film ha riscosso questo enorme successo grazie alle tematiche trattate. L’obiettivo è stato quello di mettere in evidenza il tema dell’emancipazione e dell’indipendenza femminile.
Con la creazione di questo film si scatena il fenomeno della “Barbie mania” grazie specialmente alle campagne di OOH e di co-branding messe in atto ancor prima dell’uscita del film.
Si possono fare diversi esempi partendo da Airbnb che mette a disposizione la possibilità di soggiornare, per un breve periodo di tempo, nella Dreamhouse a grandezza reale creando in questo modo un’esperienza immersiva ed esclusiva; molti brand di moda da Superga a Zara hanno deciso di creare capi, accessori e scarpe per celebrare questo fenomeno attraverso delle capsule esclusive. Il fenomeno però non si ferma e invade anche il mondo del fast food con Burger king che ha creato il “pink burger” e il mondo della cosmesi con Nyx cosmetics.
Articolo di Letizia Corbani