La rubrica di world of Traders continua e ci porta in Sudafrica. Oggi abbiamo intervistato Chiara, una collega trader che ci ha raccontato un po’ sulla sua esperienza di tirocinio all’estero. In particolare ha lavorato per la Camera di Commercio Italo Sudafricana e ha vissuto due mesi a Johannesburg e un mese a Cape Town, durante i quali ha avuto di modo di imparare nuove cose e crescere come persona.
Quante ore e quanti cfu ricopre il tuo tirocinio?
Ho fatto 8 cfu per un totale di 400 ore, in realtà sarebbero più cfu ma non ne convalidano di più.
Il tirocinio che stai svolgendo all’estero ti da la possibilità di poter rimanere a lavorare lì?
Non nell’immediato,per restare là 3 mesi serve il visto. Se vuoi restare a lavorare serve un visto/permesso di lavoro per vivere là permanentemente. Quindi attualmente non puoi fermarti dopo il tirocinio, che non è a scopo assunzione.
Lo svolgimento del tirocinio ti da modo di conoscere persone,partecipare ad eventi e/o viaggiare?
Mi permette di partecipare a molti eventi con la Camera di Commercio che principalmente erano di networking. Ho partecipato anche ad eventi con “Giovani Italo Sudafricani” che sono italiani ma nati in Sudafrica e altri sudafricani: con loro ho partecipato a party e feste.
Mi permette anche di viaggiare, io sono stata 2 mesi a Johannesburg.
Come ti trovi a vivere in un continente totalmente diverso come l’Africa? In termini di vita quotidiana , vita sociale e diversità culturale.
Non è completamente Africa, è più sviluppato rispetto al resto del continente ma è molto diverso. La popolazione è divisa in 90% neri 10% bianchi ma non c’è molta diversità sociale, si vive bene. Bisogna stare molto attenti perché i tassi di criminalità sono alti, ti devi spostare con Uber e frequentare zone sicure.
Come hai scoperto di poter svolgere il tirocinio all’estero?
Ho scoperto di poter svolgere tirocinio tramite una mia collega di Trade Marketing di un anno più grande che ha svolto lo stesso tirocinio, si era innamorata di ciò che aveva visto e dell’esperienza. La stessa collega mi ha consigliato anche l’azienda in cui ho poi lavorato. Trattano marketing, social media, campagne pubblicitarie e collaboriamo nella programmazione di eventi anche per fiere dell’Italia.
Come funziona l’application?
Si manda la mail, poi ha fatto un colloquio di 40 minuti tutto in inglese per valutare le mie competenze e vedere cosa volessi imparare e fare durante l’esperienza.
L’azienda ti ha aiutata ad ambientarti nella nuova città?
L’azienda mi ha aiutata ma non totalmente, molti dipendenti sono grandi quindi non ti coinvolgono molto. Devi accordarti con altri della tua età che vivono là per studiare o lavorare.
Com’è il costo della vita e dell’alloggio?
I primi due mesi non l’ho pagato, il terzo mese invece l’ho pagato a Capetown e gli affitti costano. Il costo della vita è più basso dell’Italia.
Che differenze noti con un tirocinio curricolare in Italia?
Con l’Italia le differenze sono tante, in Italia stai nella comfort zone mentre in Africa ti devi ambientare e sei dall’altra parte del mondo. Impari con entrambi, ma in Italia non hai la possibilità di visitare posti e scoprire nuove culture.
Consiglieresti l’esperienza?
Consiglio l’esperienza per un percorso formativo e professionale perché si imparano cose nuove e metti in pratica ciò che studi, ma anche dal punto di vista personale perché cresci come persona e maturi. Io mi sento molto più indipendente, responsabile, capace di stare da sola e affrontare esperienze lontana da famiglia e affetti.