Lo scorso 1° dicembre, nell’ambito del corso di Digital Marketing tenuto dalla professoressa Tania Vergura, i Traders del primo anno hanno avuto il piacere di partecipare alla testimonianza di Maria Lucrezia Ferrari, ex-studentessa di Trade & Consumer Marketing e ora Account Manager di Pinterest Italia a Dublino.
Che tipo di piattaforma è Pinterest?
Probabilmente avrai già sentito parlare di Pinterest, ma in pochi sanno che si tratta di una piattaforma diversa dalle altre. Pinterest, infatti, non è un social media come spesso si crede, proprio perché manca l’elemento “social”. Difatti, gli utenti di Pinterest usano la piattaforma non come mezzo di intrattenimento, ma come fonte di ispirazione per sé stessi e per la propria vita personale. Gli utilizzatori spesso arrivano su Pinterest con una finalità ampia, senza sapere esattamente cosa stanno cercando. Tuttavia, la possibilità di immettere keyword nella barra di ricerca, che rende Pinterest molto più simile a un motore di ricerca rispetto a piattaforme prettamente social, permette agli utenti di trovare una risposta a un bisogno. Intersecando dunque il fattore personale e quello di scoperta, troviamo Pinterest.
Quali sono i valori che distinguono Pinterest dalle altre piattaforme?
Pinterest fa leva su alcuni valori chiave che sfrutta come punto di differenza rispetto ai suoi competitors:
- Diversità: su Pinterest gli utenti possono filtrare i contenuti in base al colore della propria carnagione, alla tipologia di pelle e di capelli, il che rende la piattaforma inclusiva e valoriale agli occhi dell’utente.
- Sostenibilità: si tratta di un trend in continua crescita che spinge gran parte degli utenti ad utilizzare la piattaforma per ricercare soluzioni più sostenibili da inserire nella propria quotidianità.
- Positività: ciò che veramente distingue Pinterest da altre piattaforme è l’impegno verso la creazione di un posto sicuro per utenti e brand, un’oasi online. Su Pinterest per esempio sono vietati contenuti che sponsorizzano prodotti dimagranti. Proprio questo tipo di azioni ha permesso all’azienda di essere posizionata al primo posto della classifica Digital Trust del 2022. La mission di Pinterest è infatti creare un posto sicuro e positivo che dia agli utenti l’ispirazione per creare la vita che desiderano, un approccio che l’azienda ha voluto comunicare anche attraverso la campagna globale “Don’t Don’t Yourself”.
Hai mai sentito parlare di Pinterest Predicts?
Pinterest Predicts è un report che viene reso pubblico dall’azienda alla fine di ogni anno volto a presentare i trend dell’anno successivo. Su Pinterest, infatti, gli utenti sono orientati al futuro ed è proprio sulla base delle loro ricerche che l’azienda realizza previsioni sulle nuove tendenze. Negli ultimi tre anni, Pinterest ha previsto correttamente l’80% dei futuri trend, come ad esempio quello del “dopamine dressing” del 2022, ovvero l’utilizzo di colori sgargianti nel mondo fashion e beauty.
Come può un brand approcciarsi a Pinterest in maniera efficace?
Tra le best practice, di una strategia media di successo, c’è di certo l’utilizzo di un approccio “full funnel”. Essendo il percorso di acquisto dell’utente frammentato e complesso, per ingaggiarlo al meglio è importante essere attivi in maniera “always on” e cercare di inserirsi in ogni momento del ciclo di acquisto, al fine di generare contemporaneamente awareness, consideration e vendite. A tal proposito, Pinterest non gioca un ruolo importante soltanto nella parte alta del funnel, ma anche nella parte medio/bassa, nonché nella fase post-acquisto.
Curiosità dei Traders
In un mondo sempre più digitale, quali pensa che siano le competenze più richieste dal mercato attualmente?
“Molte aziende, specialmente nel settore del tech, al momento si soffermano sempre di più su soft skill più che su competenze tecniche. La digitalizzazione ha portato alla democratizzazione della conoscenza, che è potenzialmente alla portata di chiunque con pochi click. Ciò che è veramente difficile apprendere però è la passione, l’ambizione, l’empatia, la capacità di analizzare e risolvere i problemi tempestivamente. Le hard skill al contrario dipendono molto dal settore di interesse. In ambito advertising, per esempio, c’è un focus sempre più forte sul Measurement, per l’analisi dell’efficacia dei diversi canali digital e per apprendere come ottimizzare al meglio le attività future.”
Quanto conta fare esperienze all’estero e confrontarsi con contesti culturali diversi da quello di origine nel mondo digital?
“Tantissimo! Vivere in un contesto culturale diverso dal proprio forgia la personalità e ti mette alla prova costantemente, migliora lo spirito di adattamento, obbliga a uscire dalla propria comfort zone. Si tratta di un trampolino di lancio nel mondo del lavoro, sia per l’importanza della conoscenza della lingua inglese, ormai basilare per lavorare anche in Italia, ma anche perché permette di costruirsi un network internazionale, sfruttabile in diversi contesti. Anche dal punto di vista delle competenze, confrontarsi con professionisti di culture diverse porta a conoscere nuovi approcci al marketing digitale, nuovi tool, stimolando di conseguenza nuove idee.”
Avendo intrapreso in passato il nostro stesso percorso universitario, qual è il suo consiglio per il futuro per i Traders?
“Il consiglio più importante che posso dare è essere curiosi. La curiosità porta a fare le domande giuste e a cercarne le risposte, porta a sperimentare idee nuove e stimola la creatività. Specialmente nel digital, tutto ciò è basilare, bisogna costantemente tener traccia dei trend del momento, testare nuove soluzioni e strumenti, analizzare l’attività dei competitor, essere innovativi. Un altro consiglio che vorrei dare ai Traders interessati a un lavoro nel digital, è di aggiungere al CV anche le certificazioni dei diversi social e strumenti digital, che aiutano a farsi una prima idea delle possibili specializzazioni per la vostra carriera lavorativa. Infine, vi consiglio di non aver paura di sbagliare, specialmente nelle prime esperienze lavorative. Solo chi non fa, non sbaglia!”
Articolo di Irene Bonesi