Boston: alla scoperta della East Coast attraverso i racconti di una studentessa Unipr
Hai mai pensato di andare in Erasmus fuori dall’Europa? L’esperienza Overworld potrebbe fare al caso tuo. Questo mese la rubrica World of Traders parlerà dell’esperienza di Silvia Santomauro, studentessa magistrale di Trade e Consumer Marketing all’Università di Parma, che attualmente si trova a Boston.
Un breve cenno sulla storia di Boston e la sua università
Boston, capitale del Massachusetts, è tra le città più antiche degli Stati Uniti. Ricca di storia e cultura, ma soprattutto molto europea nello stile di vita e nell’architettura. È un mix perfetto tra antico e moderno: strade con case di mattoni rossi, viali alberati, edifici storici, chiese, caffè on the road e spaziosi parchi si fondono e confondono ai centri commerciali e ai grattacieli che delineano il suo affascinate skyline. Il Boston College, fondato dai Gesuiti nel 1863, è oggi tra le principali università degli Stati Uniti. Il suo Campus, formato da 120 edifici, si trova a Chestnut Hill, zona a ovest del centro di Boston in cui è situato anche l’appartamento in cui abita Silvia.
Ecco le principali differenze nei metodi di insegnamento e valutazione
La nostra intervistata continua a riscontrare molte differenze nei metodi di insegnamento: a differenza delle università italiane, il cui calendario è composto da un unico esame e diversi appelli durante il semestre, nei college americani questo non accade.
Compiti settimanali (assignments), lavori di gruppo, e diversi “midterm” durante tutto il semestre rappresentano il voto finale, espresso in lettere (A, B, C, D, E,F).
Silvia non ha trovato grandi aule come in Italia, ma classi molto piccole, abitate da massimo 30 persone durante le lezioni che sono obbligatorie, molto interattive e coinvolgenti.
Anche il rapporto con i professori è molto diverso rispetto a quello che si instaura negli atenei italiani: è tutto più informale e friendly. A dispetto degli stereotipi diffusi in molti corsi si prendono appunti con carta e penna: laptop e PC sono vietati perché la maggior parte dei professori sostiene che “essere presente senza distrazioni” sia il modo migliore per apprendere e questo, secondo Silvia, accade davvero. Al centro, dunque vi è un apprendimento attivo, costituito da conversazioni e scambi di opinione, opposto a quello spesso passivo e poco partecipativo delle università italiane. Insomma, tutta un’altra storia.
Una vita ricca di opportunità: cosa fare nel tempo libero dentro il Campus
La vita universitaria americana si vive a 360°: si dedica tantissimo tempo alle attività extra accademiche e ogni giorno c’è la possibilità di viverediversi eventi sparsi per il campus, insieme alla possibilità di iscriversi in base ai propri interessi ad un centinaio di club per studenti.
La nostra Silvia ha anche avuto la possibilità di vivere una diversa cultura dello sport: sono parecchie le squadre del Boston College (Basket, Hockey, Footbal etc.) che giocano settimanalmente allo stadio del campus (e non); eventi a cui tutti gli studenti partecipano sempre con grande entusiasmo e passione. Insomma, le attività sono tantissime e a volte è impossibile farle tutte.
Alloggi e affitti: le differenze economiche
Gli studenti del Boston College si dividono in due categorie: quelli che abitano off-campus, in appartamento e quelli che abitano on-campus, in uno dei residence del College. La città, come tutta l’America del resto, è molto cara rispetto all’Italia e gli affitti per una stanza si aggirano oltre i 1000 dollari al mese, ma se si decide di vivere on-campus i costi sono ancora più alti e si è costretti a condividere la stanza con qualcun altro. Durante la sua ricerca Silvia ha vagliato molte possibilità e, alla fine, ha deciso di abitare nella zona di Chestnut Hill, la stessa in cui si trova il Boston College. Ogni 5 minuti uno shuttle gratuito che attraversa le diverse strade del quartiere ti accompagna al College, ma a volte, lei sceglie di passeggiare fino al Campus dato che dista solo 15 minuti a piedi.
Assicurazione sanitaria
Una delle differenze più grandi riguarda la sanità che in America è privata: infatti per gli studenti del Boston College c’è un’assicurazione sanitaria obbligatoria molto costosa, da stipulare attraverso il college stesso; non vengono quindi accettate assicurazioni private stipulate con altre compagnie assicurative.
Luoghi da non perdere!
Oltre alla vita universitaria, Boston regala un’infinità di opportunità: luoghi bellissimi che vale davvero la pena visitare. Tra i tanti posti che vale la pena citare c’è sicuramente il Public Garden, parco principale situato al centro di Boston, e l’intero quartiere di Beacon Hill, una delle zone più pittoresche della città con case a schiera in mattoni, lanterne antiche e strade molto ripide. Ma è la Public Library in grado di togliere il fiato con la sua struttura imponente sia all’esterno che all’interno: è assolutamente un must del giro turistico di Boston. Infine, il posto che Silvia più preferisce è il Fan Pier Park, un parco paesaggistico situato a Seaport (zona portuale di Boston) che di sera diventa ancora più magico, regalando la possibilità di ammirare un meraviglioso gioco di luci proveniente dai grattacieli.
Adesso lasciamo la parola a Silvia che, in poche righe, cercherà di riassumere la bella esperienza che ha vissuto fino ad ora.
Ciao Silvia, grazie ancora per questa intervista. Ai tuoi compagni di università consiglieresti questa esperienza?
Consiglierei assolutamente questa esperienza. È una cultura totalmente diversa dalla nostra, a partire dallo stile di vita fino ad arrivare alla vita “scolastica”. È un’esperienza immersiva che ti coinvolge in tutto e per tutto. Come ogni esperienza e come ogni viaggio, d’altronde, aiuta a crescere, ad aprire gli orizzonti, la mente e a migliorarti ogni giorno di più.
Ringraziamo Silvia per aver gentilmente risposto alle nostre domande, per averci raccontato i punti di contatto e le differenze tra gli atenei italiani e quelli americani. Le auguriamo che questa esperienza possa migliorarla e arricchirla ulteriormente. Per scoprire altre avventure Erasmus clicca qui.