Lo scorso 12 Aprile gli studenti del II anno di Trade, grazie alla Prof.ssa Vergura e al Prof. Ieva, hanno avuto l’occasione di incontrare il Dott. Gabriele Saccenti, libero professionista che offre consulenze nell’ambito di SEO e local SEO, analisi, social media marketing & advertising, online advertising e funnel marketing.
La Trade Community ha domandato: Le varie esperienze lavorative sono state utili per il lavoro che sta attualmente ricoprendo o in generale come persona? “Mi sono state utili soprattutto dal punto di vista personale e chiaramente professionale per sviluppare determinate capacità, come comportarmi in particolari situazioni, gestire stress, crisi, problemi sul lavoro, scadenze particolari, pressing ecc., ma anche imparare ad utilizzare applicativi e piattaforme che senza il lavoro e la collaborazione con agenzie, non sarei riuscito ad utilizzare”.
Durante la testimonianza abbiamo parlato di SEO, dei suoi fondamenti e delle caratteristiche, di SEO on-site e online, di Local SEO e di SEO Analysis.
Quali sono i fondamenti della SEO? Scopriamoli insieme
La Search Engine Optimization definisce le attività di ottimizzazioni del sito web, attraverso ottimizzazione tecnica, creazione dei contenuti, promozione dei contenuti e analisi.
Come funziona Google tra intento di ricerca e contesto
Google procede con una scansione del Web per scoprire nuovi contenuti, con l’indicizzazione e il posizionamento di siti e articoli. L’algoritmo valuta i contenuti che rispondono meglio alla domanda dell’utente, formando la SERP per quella query di ricerca.
Google riesce a incrociare contesto e intento di ricerca per comprendere le diverse query, fornendo la migliore esperienza di ricerca, molto vicina al linguaggio naturale utilizzato da tutti noi.
L’intento di ricerca è l’obiettivo di una ricerca sul web e possiamo distinguere gli intenti in navigazionale (per trovare un sito o una pagina web), informazionale (per trovare informazioni), commerciale (per trovare informazioni su un prodotto) e transazionale (per completare una transazione).
L’algoritmo di Google utilizza la semantica, che rende possibile comprendere il contesto, ovvero ciò che circonda una ricerca. Per valutare il contesto guarda diversi fattori, come geolocalizzazione, argomenti di tendenza, caratteristiche della query (riconoscere sinonimi ed errori di battitura) e linguaggio naturale (se chiedo a che ora tramonta il sole a Parma, il risultato dell’algoritmo sarà “Il sole tramonta alle ore 19.58”).
Come si compone la SERP?
Il primo risultato di ricerca contiene: titolo, descrizione (Metatag title e Metatag descprition) e Site links (informazioni che Google prende automaticamente dal menu del sito).
Appena sotto troviamo la sezione “le personehanno chiesto anche” per cui Google propone domande utili (cliccando su una di queste, vi è la relativa risposta con la fonte, ovvero il sito considerato più autorevole).
A destra, abbiamo il Knowledge graph che Google crea in automatico prendendo le informazioni del sito o da Wikipedia, inserendo anche quelle correlate e pertinenti.
All’interno della SERP vi sono anche i Featured snippet: risultati organici evidenziati da Google all’interno di un riquadro nella parte superiore della pagina. I Featured Snippet permettono di risparmiare in Pay Per Click e prendere una posizione strategica anche se molto estemporanea.
SEO On-Site: i componenti da ottimizzare all’interno di una pagina
Durante la testimonianza, abbiamo anche visto la struttura di un articolo e di un risultato di ricerca:
- Url e Canonical: l’Url è dove si trova il contenuto originale presente nella pagina; parliamo di Canonical quando possono esserci delle varianti di prodotto in un e-commerce in quanto è bene specificare a Google la pagina madre (l’URL Canonical), altrimenti Google ne penalizza il posizionamento in SERP.
- Metatag:
- Title: titolo suggerito a Google da mostrare in SERP
- Description: descrizione suggerita a Google da mostrare in SERP
- Robot
- Html markup:
- Headings: può esserci un solo H1 (titolo) di circa 60 caratteri, ma possono esserci più H2 tanti quanti sono i paragrafi dell’articolo.
- Formattazione testo
- Immagini: Alt tag (descrizione a parole delle immagini) utile per gli ipovedenti e per i motori di ricerca nell’opera di identificazione dell’immagine.
- Open Graph: un protocollo che permette a qualsiasi pagina web di essere trasformata in un contenuto visuale. Viene spesso utilizzato per la condivisione sui social come Facebook e LinkedIn.
- Link e Anchor: una parola o un gruppo di parole che portano con un click verso collegamenti ad un’altra risorsa online o ad un’altra porzione della pagina. Possono essere link: interni (es. Scopri di più), esterni, o ad altri contenuti dello stesso sito (il cross-linking fa rimanere per più tempo l’utente sul sito).
Badlinks: Ad oggi Google dà priorità alle pagine con link autorevoli e sensati, poiché l’algoritmo utilizza oltre 200 parametri per assumere tale decisione. È quindi necessario dare valore al contenuto.
In sintesi, i 7 punti da tenere in considerazione per scrivere un buon articolo sono:
- scrivere bene, in maniera coerente e sensata,
- utilizzare correttamente gli headings,
- inserire le keywords in maniera naturale,
- usare correttamente grassetto, corsivo e sottolineato,
- usare bene i METAtag (title & description),
- utilizzare un elenco puntato/numerato, URLs semantici, link interni ed esterni (se utili),
- usare sinonimi, plurali, variazioni grammaticali e parole correlate.
Le principali tattiche della SEO Online: la SEO off-page
Una volta creata una pagina ottimizzata il lavoro è finito? In realtà, l’ottimizzazione riguarda anche la gestione dei link su altri siti che puntano al nostro. I link sono segnali di interesse e per questo molti SEO specialist hanno negli anni ideato diverse tattiche per ottenere link da altri siti in maniera non spontanea (link building).
Per questo, Google aggiorna costantemente i suoi algoritmi di ranking e penalizza i siti che usano queste pratiche.
Uno strumento di link building è il guest blogging che cerca blog disposti a pubblicare articoli scritti da noi. È uno scambio equo (non in denaro) in cui entrambe le parti ci guadagnano, una in visibilità e il publisher/portale in contenuti e traffico.
Contrariamente, nel digital PR vi è uno scambio di denaro e riguarda attività di comunicazione finalizzate a sviluppare relazioni con istituzioni, aziende, organi di stampa, consumatori al fine di promuovere un marchio o prodotto. Le attività di digital PR portano vantaggi al SEO a livello reputazionale.
Local SEO: l’anima vincente per le piccole attività locali
È un’importante strategia per le piccole attività locali, che possono ottenere visibilità a fronte di un investimento moderato.
Il principale strumento che Google mette a disposizione per fare Local SEO è Google Business Profile. Questo permette alle attività di gestire la propria presenza su Google, offrendo ai potenziali clienti un’informazione completa e accurata circa l’attività nel momento stesso in cui ricercano prodotti o servizi.
Ogni attività ha una scheda che riepiloga con semplicità informazioni basiche dell’azienda: immagini, nome e intestazione, indirizzo e contatti, orari di punta e recensioni.
Google Business Profile fornisce anche delle statistiche di analisi al titolare dell’attività commerciale.
SEO Analysis – Google Search Console e SemRush
Google Search Console (strumento gratuito di Google) offre strumenti e rapporti per:
- Verificare che Google trovi il tuo sito ed esegua la scansione
- Risolvere problemi di indicizzazione e richiederne una nuova di contenuti aggiornati o nuovi
- Visualizzare dati sul traffico della ricerca Google
- Ricevere avvisi quando Google riscontra problemi di indicizzazione, spam o altro
- Mostrare i siti che rimandano tramite link al tuo sito
I KPI principali sono click totali, impression totali, CTR media (rapporto click/impression), posizione media. Possiamo analizzare i KPI in base a: query più frequenti, pagine, paesi, dispositivi, aspetto nella ricerca e date.
SemRush (a pagamento) è utile per capire l’andamento di keywords e query per cui vuoi posizionarti in base agli altri competitor. SemRush predispone una Ranking Overview, ovvero un’analisi di posizionamento in base al sito analizzato e ai siti dei concorrenti.
Il SEO writing assistant di SemRush è utile per creare contenuti di valore e ottimizzarli ai fini SEO, fornendo all’interno del tool le keywords e il testo.
Intervista a Gabriele Saccenti: curiosità e consigli per gli studenti di Trade e gli appassionati di Digital Marketing
Avendo conseguito il nostro stesso percorso di studi in Trade, ha qualche consiglio da darci, essendo ora un professionista del marketing?
“Il consiglio che posso dare ai laureandi è di entrare nel mondo del lavoro ed essere umili. I tirocini sono molto utili, sia dal punto di vista personale che formativo e fare esperienze diverse è la cosa numero uno.
Io, ad esempio, ho fatto tanti lavori diversi, quando sono entrato nell’ambito del marketing ho fatto prima marketing operativo, poi strategico e poi mi sono buttato sul digital. Secondo me è importante vedere vari ambiti del marketing che vi potrebbero interessare.
Se dovessi riassumere: siate umili e fate tante esperienze e non fermatevi alla prima.”
Quando ha capito che lavorare nel digital marketing sarebbe stata la sua strada?
“L’ho capito sei anni fa, perché mi incuriosivano le varie tematiche del marketing digitale, facendo SEO, ADV sui social, su piattaforme come Google, creazione strategie funnel per la conversione, vendite ecc. Ci sono tante attività diverse che fanno innamorare del marketing digitale e ormai le aziende devono essere orientate a quello. Quindi c’è più possibilità di crescere e imparare.”
Quali skills dovrebbe avere chi volesse intraprendere la strada del SEO Specialist?
“Secondo me, un ipotetico SEO Specialist deve essere analitico, un buon osservatore e riuscire a rivolgersi a figure diverse. Deve essere molto trasversale, per poter parlare con un tecnico o con un creativo”.
Articolo di Letizia Anelli & Chiara Tordo Caprioli