I colori sono una parte integrante della strategia comunicativa di qualsiasi impresa e rappresentano elementi di spicco ai quali noi essere umani, difficilmente possiamo resistere.
Ma cosa si intende per psicologia del colore?
Parlare di psicologia del colore significa parlare di emozioni, di sensazioni, di benessere, di entusiasmo e di vitalità; si può definire come l’utilizzo di regole che combinano la creatività e la scienza.
È emerso, infatti, come il colore stimoli il cervello in modi diversi: fin dai tempi passati alcuni popoli come quello egiziano e cinese utilizzarono l’effetto dei colori al fine di guarire o favorire alcuni stati di coscienza o stati emotivi.
Ma come mai il colore influenza così tanto le nostre scelte?
La psicologia del colore e una giusta combinazione cromatica sono strumenti indispensabili per il neuromarketing, in modo da riuscire ad avere maggiori possibilità di convertire il consumatore desiderato.
Il nuovo tipo di consumatore è infatti sempre più orientato alla piacevolezza estetica e a determinati stimoli cromatici quando deve procedere con l’acquisto; il suo obiettivo è quello di legare alla funzionalità del prodotto anche la gradevolezza del design, packaging, stile e colore. Inoltre, questa importanza aumenta quando si parla di acquisti online dove l’elemento tattile e olfattivo viene a mancare. (avevamo parlato di e-commerce e colori qui)
Oltre alla probabilità di conversione, l’utilizzo dei colori aumenta dell’80% il riconoscimento di un brand specifico, anche se, è importante tenere a mente che ogni cultura associa ad ogni tonalità diverse proprietà ed ogni percezione è legata alle esperienze individuali e al luogo di provenienza.
Le emozioni dei colori
La scelta del colore nella fase di progettazione di un brand è fondamentale specialmente quando si cerca di definire quella che è la filosofia dell’azienda (clicca quì per vedere altri casi di psicologia del colore nel 2022).
Le tinte che hanno un ruolo decisivo nelle vendite attraverso le emozioni che suscitano sono:
- Il rosso che è segno di potenza e di potere viene utilizzato molto spesso nel marketing in quanto attira l’attenzione ed è in grado di mantenerla e permette di mettere in risolato gli elementi più importanti.
- Il blu che porta con sé sentimenti dipace e di armonia infonde sicurezza e protezione, porta il prodotto o il brand ad essere visto come degno di fiducia.
- Il rosa che è simbolo della giovinezza, esprime la dolcezza e la sensibilità.
- Il giallo che è un colore che cattura molto l’attenzione del pubblico e trasmette sicurezza.
- Il verde che è un colore che richiama la natura, il biologico e l’ecologico, è il colore del greenpeace e di molte ONG.
- Il viola che è il colore della creatività e simbolo di eleganza e qualità.
- L’oro che rappresenta l’eleganza e il prestigio, simboleggia la ricchezza e lo status symbol.
- L’arancione che è anche esso in grado di attrarre molto l’attenzione, mette appetito ed è per questi che molti interni di fast-food utilizzano questatonalità
- Il marrone che è un colore che da conforto, viene spesso utilizzato da società e prodotti legati a mutui o prestiti ma anche da cioccolaterie per richiamare gli ingredienti dei propri prodotti.
- Infine abbiamo il nero, un colore di contrasto che aggiunge un tocco di eleganza e di serietà.
Ora osserviamo alcuni casi nella realtà:
Caso Coca-Cola
Il logo di Coca Cola è stato creato alla fine del 1800, il suo famosissimo colore fu la risposta ad una necessità.
Coca Cola, infatti, era quasi sempre venduta al barile alle drogherie e alle farmacie. L’azienda iniziò a dipingere i barili che la contenevano di rosso per aiutare i funzionari doganali e fiscali ad identificarli come bevanda analcolica.
Il rosso è entrato così nella cultura dell’azienda e quando i barili sono stati sostituiti dalle bottiglie il colore non è cambiato.
Da allora questo colore ha contribuito molto al successo globale della bevanda grazie alla grande capacità di catturare l’occhio.
Caso Spotify
Il primo logo di Spotify è stato ispirato da un design che era popolare negli anni 2000. Il logo originale consisteva nel nome dell’azienda scritto in un carattere serif bianco. Era insolito per un logo aziendale usare il verde avocado come sfondo con tre linee leggermente inclinate e curve sono state poste sopra la lettera O.
Il marchio Spotify è stato completamente ridisegnato dopo cinque anni. Il designer ha rimosso il wordmark e il quadrato, dando vita a un nuovo logo che presenta un cerchio verde limone con tre linee ad arco bianche. Nel 2015, la firma ufficiale di Spotify è stata ridisegnata.
Il simbolo di Spotify è iconico, minimalista e moderno. Utilizza il cerchio, che è ricollegato al simbolo della figura che rappresenta la continuità e l’infinito ricollegandosi al fatto che la musica è senza tempo.
Il colore nero è il più famigliare dell’azienda attribuisce uno stile elegante e utilizzato per simboleggiare il potere e la leadership. Il bianco promuove la freschezza e la semplicità e infine il verde che è il colore principale, è simbolo di ricchezza e prosperità, e sempre stato utilizzato dal primo marchio a quello attuale.
Caso Barbie
Barbie è stata creata nel 1959 da Ruth Handler, essa prende il nome proprio dalla figlia di quest’ultima, Barbara, che si divertiva a giocare con delle sagome di ragazze in cartoncino. Il comportamento della figlia ispirò Ruth a creare una bambola che mostrasse alle ragazze di avere la possibilità di scegliere e di essere ciò che desideravano.
Il promo logo di Barbie era scritto a mano in corsivo con uno stile infantile e glamour; la scelta del colore rosa in questo caso è associata alla femminilità, al gioco, alla giovinezza ma anche alla dolcezza e felicità, tutte caratteristichelegate la mondo barbie.
Concludendo possiamo dire che “A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le forme. E le note.”
E tu? In che colore ti identifichi?
Articolo di Letizia Corbani