La nostra studentessa del corso di laurea magistrale “trade e consumer marketing” Sipontina ha le idee ben chiare su questa fantastica esperienza che ha da poco incominciato e noi, oggi, vi racconteremo la sua storia.
Grazie al programma Erasmus+ ha deciso di intraprendere questo percorso di studi all’estero, che durerà ben 10 mesi, presso la città di Iasi in Romania.
Frequenta l’UAIC (University Alexandru Ioan Cuza) con tre indirizzi di economia: Finance and Risk Management, Software Development and Business Information Systems e Strategic Human Resources Management.
Ognuno di questi indirizzi ha degli esami obbligatori e tanti altri facoltativi. Alla fine, sono gli studenti a poter scegliere affinché seguano il percorso più coerente per loro e completino i cfu liberi, così come in Italia.
Non ci sono importanti differenze rispetto alle università italiane, tranne quelle per i corsi di economia erogati. L’anno accademico è strutturato in due semestri, con due settimane di esami a fine Gennaio per il primo semestre e due settimane di esami a fine Giugno per il secondo semestre. Le materie che frequenta sono:
- Direct Marketing
- Qualitative Research in Marketing
- Econometrics
- Financial Econometrics
- Research Methodology
- Cluster and Ranking Analytics
La modalità di verifica si basa in base all’esame: ci possono essere degli Assesment Research project utilizzando software come EViews o SPSS, seminar project, Essay.
A causa del COVID-19 non ci sono lezioni in presenza e il lavoro viene svolto in maniera autonoma con un controllo settimanale da parte dei professori.
“Com’è la città? Se dovessi scegliere tre aggettivi per descriverla, quali useresti”?
“Accogliente, vivibile e sicuramente universitaria. Iasi è una città molto grande ma ben organizzata. Puoi spostarti con i pullman o i tram che funzionano molto bene. Nel quartiere Copou si trova la più antica Università della Romania ‘Alexandru Ioan Cuza’ fondata nel 1860. Nel campus sono iscritti circa 26000 studenti. Ogni quartiere ha i propri spazi verdi dove si possono trovare piste per skate, parco giochi, aree di ristoro e tanti altri servizi”.
“Il costo della vita in Romania com’è?
“Il costo della vita è molto basso, la moneta nazionale è il LEI e 1 corrisponde a 0,20€. Con 3 LEI puoi comprare un ‘covrigi’ che è lo snack preferito dai rumeni”.
“Descrivici una tua giornata tipo”:
“La giornata tipo inizia alle 9/9.30. Dopo aver svolto i vari progetti per l’università mi reco con altri studenti della residenza alla mensa universitaria che per gli studenti è molto economica (circa 1,5/2€ per un secondo e contorno); nel primo pomeriggio ritorno a studiare e dopo aver finito, nel tardo pomeriggio, ci riuniamo in alcuni bar con altri Erasmus per conoscerci meglio e scambiare opinioni. Purtroppo la sera non è possibile fare granché a causa delle restrizioni qui in Romania, come il coprifuoco alle 21”.
“Conosci qualche piatto tipico del paese”?
“Sarmale: In pratica sono involtini di foglie di cavolo in salamoia o foglie di vite scottate in acqua salata, che racchiudono un misto di carne macinata, riso e cipolla leggermente soffritta”.
“Mici: I mici sono polpette cilindriche di carne di manzo spesso mista a carni di maiale e di pecora e aromatizzate con pepe nero, aglio, coriandolo e altre spezie della tradizione locale”.
“Ciorba: Ciorbă è un gruppo di minestre acide realizzate con carne, ortaggi vari o funghi”.
“Ci sono altre città che hai visitato”?
“Siamo stati in Transylvania: l’abbiamo visitata nel periodo di Halloween; è la parte centrale della Romania. Nello specifico abbiamo fatto un tour tra le cittadine di Brasov, Bran (con annessa visita al Castello di Dracula) e Fagaras.
Inoltre abbiamo visto Bucarest: capitale della Romania, conosciuta anche con il nome di Bucuresti: città ricca di cultura e arte. Il Parlamento di Bucarest è la struttura più pesante al mondo, con una superficie di 350.000 m² e anche il secondo edificio più grande del mondo”.
“Come descriveresti la tua esperienza e cosa consiglieresti a chi deve partire per la tua stessa destinazione”?
“L’esperienza Erasmus è sempre un qualcosa di positivo. Puoi confrontarti con altre persone di altre nazioni, scoprire nuove abitudini e soprattutto capire chi sei. Spingersi oltre i propri limiti e scoprire quanto lontano si possa andare. Rifarei questa esperienza altre mille volte.
Devi partire anche tu per la Romania? Consiglio di non avere pregiudizi. Purtroppo, si tende a giudicare i paesi dell’Est Europa con un’idea negativa, di arretratezza. Quello che mi sento di dire è che si tratta di un paese e una cultura diversa dalla nostra e non bisogna giudicarla negativamente solo perché è differente. La Romania è entrata nell’UE solamente nel 2007, ha ancora dei segni molto evidenti lasciati dal regime Comunista caduto nel 1989 ma ci sono enormi cambiamenti che fanno sperare il meglio per questa Nazione”.
Articolo di Andrea Zuppiroli e Noemi Di Franco