Venerdì 8 ottobre i Traders del secondo anno hanno avuto la possibilità di assistere, seppur solo virtualmente, alla testimonianza aziendale tenuta dal dott. Nicola De Carne di NielsenIQ, dal titolo “Come cambia la spesa degli italiani – Analisi dei bisogni e prospettive future”.
Per capire come si sono evoluti i comportamenti di consumo delle famiglie italiane bisogna confrontare i dati odierni con quelli del 2019. Parlando di distribuzione in Italia, la prima informazione utile è il fatturato; per quello che riguarda i primi otto mesi del 2021, si evince una crescita del 0,4%. Rimane forte la componente dei consumi indoor, anche e sopratutto dovuta al fatto che durante la pandemia da Covid-19 gli italiani hanno sperimentato un nuovo modo di stare insieme, e di conseguenza anche nuove modalità di consumo.
I bisogni dietro le scelte di consumo
Tuttavia, il principale dato che si conferma anche per quest’anno è la cosiddetta polarizzazione dei consumi, per cui c’è un’attenzione nei confronti dei prodotti a forte componente di servizio – i cosiddetti piatti pronti. Del resto, i prodotti che acquistiamo sono qualcosa in più del semplice cibo, per questo è necessario intercettare i bisogni che si celano dietro le scelte diversificate dei clienti. Le nostre abitudini, infatti, si stanno dirigendo verso un consumo sempre più qualitativo e intelligente, e da qui si evince l’interesse manifestato nei confronti dei prodotti “rich-in”, a forte componente di fibre, e “free-from”, quelli naturalmente privi di determinate caratteristiche.
Cambia il modo di acquistare
NielsenIQ ci spiega come nel corso del tempo si siano sviluppati nuovi format di vendita e come i consumatori abbiano modificato il modo di acquistare; così capiterà anche nel prossimo futuro. Non bisogna dimenticare che oggi la competizione tra i canali è sempre più spinta, come si evince dalla quota di mercato relativa al mese di agosto 2021, che si differenzia in base a e-commerce, drug store, discount, super, iper, libero servizio.
I driver di crescita sono la MDD, il discount e l’e-commerce, il cui contributo è stato del 63%. L’e- commerce è fondamentale per guidare i nuovi lanci di prodotti.
I cinque stili di acquisto
Nielsen ha, inoltre, proposto una nuova segmentazione delle famiglie italiane, che si distinguono in base a cinque diversi stili di consumo, così riportati:
- Traditional, composto da persone anziane;
- Silver, più presenti al nord;
- Mainstream, rappresentato dalle famiglie numerose con figli piccoli, reddito medio, necessità di spesa molto ampia.
- Low price, sono i consumatori di elezione dei discount, quindi sono famiglie giovani e tendenzialmente senza figli, molte delle quali sono al primo/secondo lavoro, con reddito in crescita ma ancora basso.
- Golden, quelli che tutti i distributori stanno negli ultimi anni cercando di conquistare. E’ un segmento composto, da una parte, da single o coppie che vivono in abitazioni separate e, dall’altra, da professionisti, persone che hanno avuto una certa crescita all’interno della scala sociale, un reddito elevato e rappresentano un target molto attento alla nutrizione.
Questo excursus sulla rivoluzione nel mondo dell’acquisto e del consumo resa disponibile da NielsenIQ ci ha permesso di comprendere come, nel prossimo futuro, il consumo consapevole e la gratificazione si caratterizzino come i trend chiave che saranno la base di innovazioni di successo.
Ma non è finita qui, perché in quanto Trade Community non potevamo non riservare qualche domanda al Dott. De Carne per conoscere meglio cosa si cela dietro il suo mondo e quello di NielsenIQ:
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Come descriverebbe il suo lavoro in tre parole?
“Sfidante nella ricerca di nuove tendenze che contribuiscono alla definizione delle strategie dei distributori; Innovativo nella ricerca di nuove fonti informative e nell’integrazione delle stesse; Rilevante per la business community”.
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Qual è il suo percorso di studio?
“Laurea in Economia Aziendale con specializzazione in Economia delle Aziende Commerciali (Università L. Bocconi – Milano)”.
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Quali sono i consigli che sarebbe agli studenti interessati a lavorare in questo settore?
“Curiosità ed entusiasmo nell’apprendere, non avere paura di portare il proprio contributo innovativo per migliorare le soluzioni esistenti (questo è un qualcosa che le aziende si aspettano dalle nuove generazioni), essere pronti ad assumersi delle responsabilità anche se più importanti rispetto al ruolo che si copre”.