Siamo certi che tutti ormai abbiano sentito parlare o abbiano letto un articolo riguardante la serie TV coreana targata Netflix: Squid Game. Possiamo effettivamente parlare di fenomeno globale, avendo fatto il giro del mondo in solo un paio di settimane. Oggi parleremo anche noi del fenomeno Squid Game in questo nostro Bites, senza fare spoiler ovviamente!
Squid Game è uscita in 190 paesi il 17 settembre 2021 e a 2 settimane dal lancio era già la serie TV Netflix più vista al mondo. Com’è riuscita ad ottenere un’audience così impressionante e cosa comporta l’essere diventata un vero e proprio fenomeno globale? Approfondiamolo insieme.
Passaparola e Word-of-mouth (WOM) marketing del fenomeno Squid Game
Noi personalmente abbiamo guardato la serie nel minor tempo possibile, in compagnia di amici e tisane ma la vera domanda è: cosa ci ha spinto a vederla? Il semplice fatto che tutti la guardassero e soprattutto ne parlassero! È stato impossibile per noi come per qualsiasi altro utente del web non imbattersi almeno in un riferimento al fenomeno coreano, che sia sotto forma di meme, di citazioni o di spoiler. Questo ci ha portato a riflettere sulla potenza del passaparola come strumento incredibilmente valido per farsi pubblicità a costo zero. I nostri amici fidati ne parlano, ci dicono di non essere riusciti a staccarsi dal PC e questo in un modo o in un altro ci induce a fare lo stesso.
Inutile dire che ad oggi il passaparola digitale ha effetti esponenziali grazie all’utilizzo di piattaforme social sulle quali è possibile parlare e confrontarsi, ma non solo: dei semplici meme, con il loro potenziale virale, possono e vengono sfruttati come strategia online.
Molti di noi già sapranno la differenza alla base del passaparola e del word-of-mouth marketing, è semplice: mentre il primo è spontaneo e viene dagli utenti, il secondo è portato avanti dal brand in prima persona.
Netflix Italia ci fornisce un esempio di questa strategia, avendo modificato ad hoc il suo profilo Instagram a seguito del lancio di Squid Game.
La “N” del logo diventa quindi un biscotto al caramello e in più in biografia appaiono tre curiosi simboli sicuramente noti agli amanti della serie. Netflix USA si è addirittura spinta oltre, come possiamo notare da TikTok, seguendo veri e propri trend, grazie ai quali trasforma i suoi contenuti in video virali (se sei curioso, guarda qui).
Le parole degli amici virtuali e reali ci hanno spinto al binge watching, per non andare incontro a spiacevoli spoiler ma la risonanza mediatica dell’amata serie coreana ci ha portato a molto di più.
I primi effetti del fenomeno Squid Game a un mese dall’uscita
Concentriamoci ora su alcuni eventi a cui il fenomeno Squid Game ha portato.
Per quanto riguarda la connessione al mondo della moda ci soffermiamo su due fenomeni dal punto di vista del consumatore.In primis si è notato un incremento di vendite delle Vans slip-on bianche di circa il 7800%, tornate improvvisamente di moda; inoltre possiamo parlare già delle prime forme di merchandising che spopolano su Amazon riguardanti le tute dei protagonisti ma anche delle sveglie con la colonna sonora dei giochi.
In merito agli ormai noti attori coreani, ci focalizziamo sulla protagonista femminile Ho Yeon Jung nuova global brand ambassador della casa di moda Louis Vuitton, la quale ha colto al volo la popolarità della giovane stella.
Sono solo effetti circoscritti al mondo della moda? Come possiamo notare, no. Che dire delle challenge: TikTok e in parte Instagram, con i loro trend, sono in grado di dare milioni di visualizzazioni ad un contenuto originale, in poco tempo.
Qui parliamo della #dalgonachallenge: si tratta di ricreare la ricetta del fantomatico Dalgona, biscotto al caramello tipico della cucina della Corea del Sud, che diventa centrale in un momento particolare della serie, tanto da rianimare la motivazione a mettersi ai fornelli per cucinarlo, personalizzarlo e assaggiarlo. Attenzione però a non rovinarlo… per non fare la fine dei nostri amati protagonisti. Se cucinarlo non vi è bastato, stanno nascendo anche svariate app di giochi per mettervi alla prova.
Le nostre conclusioni sul fenomeno Squid Game
Per concludere, vorremmo dare attenzione al fatto che l’utente Netflix italiano sia stato disposto a guardare le 9 puntate in lingua originale. Il successo imprevisto della serie non aveva tenuto conto del problema del doppiaggio che al momento rimane solo in inglese, francese, spagnolo, tedesco o interamente in coreano. È impressionante quanto la lingua non sia stata da ostacolo agli abbonati. Potrebbe essere questa la spinta giusta per cominciare a guardare i contenuti in lingua originale, anche per noi italiani?
Se qualcuno fosse ancora tentennante sulla visione, si armasse di attenzione e desiderio di conoscenza, noi consigliamo di seguire la serie in coreano per non perdersi neanche un pizzico di interpretazione e per godersi in toto l’intensità dei personaggi e, perché no, impararsi anche qualche parola nuova.
Questi sono solo alcuni effetti del fenomeno Squid Game su cui potevamo soffermarci e chissà quanti altri ancora ne spunteranno. A voi vengono in mente altri esempi di conseguenze a cui il “gioco del calamaro” ha portato? Fateceli sapere nei commenti.
P.S. Si avvicina Halloween, avete già un’idea sul travestimento perfetto? Noi crediamo proprio di sì.
“감사합니다” [Gamsahabnida] a tutti per l’attenzione!
Articolo di Lucia Rocchi e Chiara Tordo Caprioli