Gli europei di calcio, il gran premio di F1 di Monaco, Wimbledon e le Olimpiadi. Che cos’hanno in comune questi grandissimi eventi sportivi? Varie cose come, per esempio, che l’anno scorso, a causa della pandemia, nessuno di essi si sia svolto o il fatto che sono competizioni con una fortissima risonanza mediatica e che questo porti i vari brand a creare campagne pubblicitarie ad hoc.
In questo bites vogliamo farvi conoscere le iniziative più interessanti, assurde e divertenti sviluppate nel corso degli anni dalle varie aziende!
EUROPEI DI CALCIO: VOLA CON GIGI
Non potevamo che partire con l’evento che sta tenendo tutti gli italiani con il fiato sospeso: gli europei di calcio! È stato complicato scegliere di che brand parlare; potevamo raccontare di Coca-Cola e del clamore mediatico suscitato da Cristiano Ronaldo dopo che ha spostato due bottigliette durante la conferenza stampa o dell’imponente campagna pubblicitaria di Heineken che celebra la sana rivalità e lo stare insieme dopo più di un anno di distanziamenti ma poi abbiamo pensato che non potevamo non parlare della campagna sviluppata da Just Eat visto che come testimonial ha scelto la leggenda del calcio italiano, nonché prossimo portiere del nostro Parma, Gigi Buffon (se ti serve una camera scrivici in dm che così possiamo dividerci le bollette).
Ad ogni modo, l’obiettivo di Just Eat è quello di creare un’associazione nella mente del consumatore tra esperienzialità e delivery oltre a continuare il percorso di consolidamento del brand sul mercato nazionale.
GRAN PREMIO DI MONACO: L’INCIDENTE PIU’ COSTOSO DI SEMPRE
Già di per sé la Formula 1 è sinonimo di lusso e glamour e il gran premio di Monaco è il lusso all’ennesima potenza, basta pensare che molte persone vedono sfrecciare i piloti direttamente dai propri yacht magari sorseggiando un costosissimo champagne!
Proprio per questo durante il weekend vengono create campagne pubblicitarie imponenti ma nessuna potrà mai battere quella creata nel 2004 per pubblicizzare il film Ocean’s Twelve (film con George Clooney e Brad Pitt tra gli altri).
Fu posto sul muso della Jaguar di Christian Klien un diamante dal valore di ben un milione di dollari! Ed è durante la gara che la storia diventa ancora più interessante: dopo 10 giri la vettura di Klien andò a finire in barriera proprio con il muso e, anche se l’impatto non fu particolarmente forte, il costosissimo diamante andò perso! Ancora oggi rimane senza soluzione il mistero di dove finì il diamante…
WIMBLEDON: SUOLE NON TANTO BRITISH
L’altro grande evento che si sta svolgendo proprio in questi giorni è il championship di Wimbledon. Questo torneo di tennis può essere considerato uno dei simboli dell’essere british e le regole imposte ai giocatori sono incredibili; Basti pensare che i vari brand nel corso degli anni hanno dovuto fare delle modifiche ai propri prodotti per rientrare nei canoni imposti.
La regola più famosa è sull’abbigliamento visto che gli atleti devono essere vestiti rigorosamente di bianco da testa a piedi, incluso l’intimo se visibile.
Tuttavia, nel 2013 Nike in collaborazione con Roger Federer e Serena Williams, decise di sfidare, in piccolo, l’organizzazione. Come? Semplicemente realizzando le suole delle scarpe non bianche ma arancioni! Bastò questa piccolo dettaglio per mettere Nike sulla bocca di tutti anche se per pochi giorni visto che l’organizzazione invitò le due leggende del tennis a indossare delle scarpe adeguate pena una salatissima multa e successivamente anche l’esclusione dal torneo.
LE OLIMPIADI: AMBUSH MARKETING, ABUSIVI MA CON STILE
Concludiamo in bellezza con le Olimpiadi e un argomento che meriterebbe un articolo solo per sé: l’ambush marketing.
Probabilmente molti di voi non l’hanno mai sentito, quindi, nello specifico di cosa si tratta? L’ambush marketing è un’azione volta ad associare abusivamente il marchio di un’impresa ad un evento con una certa risonanza mediatica.
Il profilo di un ambusher è un’azienda che ha marchi noti e, per mancata riuscita o per non investire in contratti di sponsorizzazione con l’organizzazione, decide di svolgere autonome azioni di marketing che presentano comunque un qualche legame con l’evento, andando così a beneficiarne della risonanza mediatica!
Ed è proprio alle Olimpiadi, e nello specifico a quelle di Los Angeles 1984, che si pensa sia nato l’ambush marketing. Lo sponsor ufficiale di quell’edizione era Fujifilm ma la sua più vicina concorrente, Kodak, nonostante non sponsorizzasse l’evento, decise di acquistare spazi pubblicitari nelle televisioni, nelle radio e nei giornali così da diventare, agli occhi delle persone, il vero sponsor ufficiale!
Articolo di Adriano Giugia