Mercoledì 2 dicembre, durante il corso di Consumer Behaviour Analysis tenuto dalle prof.sse Beatrice Luceri e Cristina Zerbini, i Traders del secondo anno hanno avuto la possibilità di conoscere più da vicino Matteo Rizzato, ricercatore e consulente alle Risorse Umane sull’accelerazione delle competenze personali.
“I Livelli Dinamici di Comunicazione”, questo è il titolo della presentazione tenuta dall’ospite, nonché il fulcro del modello da lui ideato e posto alla base del suo nuovo libro intitolato “Di cosa parliamo?”.
Questo modello nasce tra il 2018 e il 2019, quando il dottor Rizzato, spinto da curiosità scientifica, ha voluto rispondere ad una domanda ben precisa: di cosa parlano le persone quando si relazionano? È arrivato quindi a suddividere le possibili argomentazioni in 4 Livelli Dinamici di Comunicazione.
Questi, sono la mappa dell’insieme delle informazioni che transita da noi verso gli altri, in un continuo sovrapporsi di argomentazioni, segnali caratteriali ed emotivi che permettono di riconoscere rapidamente il tipo di comunicazione in cui le persone si collocano, in ogni momento.
Il primo Livello Dinamico di Comunicazione è quello relativo alle cose. Parlare al livello delle cose significa saper fare una descrizione oggettiva di ciò che sta accadendo. Le domande che attivano questo tipo di comunicazione sono ad esempio: “quanto costa?”, “che lavoro fai?”, “dove sei andato in vacanza?”. Questo è il livello a cui in genere ci si colloca più spesso, non presenta alcun tipo di interpretazione tranne quella basata su fatti e numeri, struttura l’ambito scientifico o burocratico, ad esempio, ma è anche presente nella maggioranza delle argomentazioni colloquiali.
Il Livello Dinamico di Comunicazione successivo è quello delle persone. Troppo spesso riassumiamo le qualità di una persona con un’unica parola, etichettandola, con accezione sia negativa che positiva. Meglio approfondire i comportamenti reiterati nel tempo e raccogliere maggiori evidenze, evitare di fermarci all’etichetta e arrivare invece all’essenza comportamentale.
Il terzo Livello Dinamico di Comunicazione riguarda l’affascinante e personale mondo delle emozioni, frutto di un complesso sistema di reazioni interiori ed intime, non giudicabili ma osservabili, appartenenti alla soggettività di ognuno.
Infine, il Quarto Livello Dinamico di Comunicazione, detto della trasformazione, rappresenta quel tipo di argomentazione orientata al miglioramento, sia personale che altrui. Si attiva anche tramite domande quali “cosa sto imparando?”, “come sto migliorando grazie a questa situazione?”.
La peculiarità di questo livello è che colloca il focus sui miglioramenti anche se la situazione da cui deriva è negativa: importante è saper costruire la domanda più funzionale.
Una piena consapevolezza e capacità di implementazione di tutti e quattro i livelli dinamici di comunicazione risulta cruciale ad oggi in svariati ambiti: dalla politica al marketing, dalla creazione di contenuti allo sviluppo delle competenze in ambito Risorse Umane.
Nell’ultima parte della presentazione l’ospite ha applicato il modello al processo di feedback, elemento alla base della selezione del personale e della valutazione delle performance lavorative. Il processo risulta anche applicabile sia a livello personale – ad esempio per raggiungere maggiore consapevolezza di sé -, che nelle relazioni, quali la delicata comunicazione tra partner o tra genitori e figli.
Una visione globale della comunicazione permette di elaborare contenuti, strategie e analisi funzionali al raggiungimento dell’eccellenza.
Articolo scritto da Silvia Scioscia Santoro