Di necessità virtù, è proprio il caso di dirlo! È stato infatti a seguito della crisi dovuta all’epidemia di Covid-19 che è nata l’idea della Corte reale inglese di produrre il gin più esclusivo del mondo, il Buckingham Palace. Dietro questa decisione, si cela la necessità di rimpinguare le casse reali ormai al limite evitando tagli al personale. Le chiusure forzate dei palazzi ai visitatori dovute alla pandemia, hanno infatti portato ad un ammanco di 30 milioni di sterline nelle casse reali, per il quale è stato anche richiesto un prestito di 22 milioni.
Ma oltre che una necessità, il gin è anche una passione per la Royal Family. Voci indiscrete di avventori del palazzo hanno affermato in più di qualche occasione che la Regina ami sorseggiare gin ogni giorno alla stessa ora. C’è anche chi dice che Elisabetta ne diluisca un po’ nell’acqua per lucidare i suoi diamanti.
Inoltre, i giardini di Buckingham Palace ben si prestano alla produzione: hanno una varietà tale di erbe da consentire di distillare un gin fatto con le “erbe della casa”. Il Buckingham Palace Gin prevede la fermentazione di ben 12 tipi di erbe colte a mano – tra le quali la verbena odorosa, le bacche di biancospino, le foglie di alloro e dei gelsi – secondo una ricetta segreta che apparteneva alla Regina Madre.
La bevanda alcolica sarà acquistabile online già dal prossimo 31 agosto all’accessibile, anche se non esattamente economico, prezzo di 40 sterline per una bottiglia da 70 cl. Le consegne sono per ora limitate al Regno Unito ma l’allentamento delle misure post Covid che ha eliminato l’obbligo di quarantena per chi visita il Paese, fornisce un’occasione per acquistare il prodotto presso punti vendita del Royal Collection Trust, di nuovo accessibili dallo scorso 23 luglio.
Pensando a un’ipotetica campagna pubblicitaria, il creativo Marco Piaggio del gruppo di comunicazione Purple & Noise PR ha suggerito di sfruttare la recente spaccatura all’interno della Royal Family e, in particolare, l’immagine dell’attrice Meghan Markle. Ciò, secondo Piaggio, contribuirebbe a ringiovanire il target verso cui sarebbe orientato il gin, prodotto di per sé già di difficile collocazione tra i più giovani.
Piaggio immagina Meghan Markle seduta sul trono con il bicchiere di gin in mano, al posto dello scettro che afferma, guardando dritto in camera: “Buckingham Palace Gin, al secondo bicchiere mi sento già una regina!“.
Nonostante la provenienza regale, il packaging risulta abbastanza semplice. La bottiglia turchese è lineare e nell’etichetta vi è una corona di fiori racchiusa in un cerchio dai toni dorati, riproposti sul tappo. Il retro della bottiglia presenta una breve descrizione del prodotto con la raffigurazione del palazzo reale.
Il distillato ha già ricevuto le sue prime recensioni da parte di due importanti testate. Mentre il Times lo definisce come «molto delicato, molto floreale», dal sapore forte per la gradazione alcolica di 42 gradi ma che resta elegante. Il Telegraph, invece, boccia il prodotto poiché ritenuto troppo carico di erbe e agrumi e per questo distante dal vero gin. Inoltre, il giornale consiglia di servire il distillato “con dovere patriottico”, ossia “versandolo prima in un bicchiere con ghiaccio, per poi aggiungere dell’acqua tonica e una fetta di limone” come descritto sulla stessa etichetta del gin.
Sicuramente, il fatto che due donne delle quali si dice che bevessero il gin quotidianamente – la Regina Madre e la Regina Elisabetta – siano riuscite ad arrivare molto in là con l’età, farebbe quasi pensare al distillato come a una sorta di elisir di lunga vita!
Creato da Silvia Scioscia Santoro