Canguri in centro, code chilometriche sulle piste ciclabili e pause caffè al supermercato. Benvenuti in Olanda, precisamente a Wageningen. A raccontarci la loro esperienza sono Alessia e Federica, rientrate in Italia prima del previsto causa COVID-19.
Grazie al programma Erasmus+ hanno frequentato parte del secondo semestre alla WUR, Wageningen University and Research. Per il loro scambio hanno scelto quattro corsi appartenenti al Master “Economics, Management and Consumer Behaviour”, nello specifico:
- Quantitative research and statistics methodology
- Operation research and logistics
- Laboratorio “Questionnaire construction”
- Laboratorio “Finding and using literature for your thesis”
Le abbiamo contattate per farci raccontare qualcosa della loro esperienza in Olanda, spaziando dalla vita universitaria al tempo libero, senza tralasciare qualche curiosità gastronomica.
Come è organizzato l’anno accademico a Wageningen?
“L’anno accademico a Wageningen è organizzato in modo diverso rispetto all’Italia, infatti è diviso in sei periodi da un mese e mezzo ciascuno. Alla fine di ogni periodo c’è l’esame che nel caso non venga superato è possibile recuperare ad agosto.”
Cosa avete apprezzato della WUR (Wageningen University and Research)?
“A stupirci non è stato solo il rapporto informale con i professori, ma anche la grande importanza rivestita dalle associazioni studentesche: ce ne sono moltissime, hanno spazi dedicati in università e tutti gli studenti vi partecipano attivamente. Le più numerose sono quelle che si occupano di sostenibilità ambientale. Un’altra iniziativa interessante promossa dall’università è la possibilità di allestire banchetti dove vendere prodotti tipici che vanno a completare la ricca offerta internazionale proposta dai ristoranti del campus.”
Avete avuto modo di conoscere qualche olandese?
“Noi abbiamo vissuto in una self-contained, ovvero in uno studentato dove alloggiano anche molti olandesi. Comunicare con loro non è mai stato un problema perché tutti parlano perfettamente l’inglese. Sono un popolo molto sorridente e disponibile: sull’autobus tutti si salutano anche senza conoscersi e non scendono mai senza ringraziare l’autista!”
Come descrivereste la cittadina di Wageningen in tre parole?
- “Interculturale. I master della WUR attraggono studenti da tutto il mondo, quindi nei pochi mesi trascorsi a Wageningen abbiamo avuto la possibilità di relazionarci con molte culture diverse.
- La cittadina è circondata dal verde, tutto ruota attorno all’agricoltura e anche in centro non mancano fattorie con animali. Immaginate che stupore vedere canguri in Olanda!
- La metà della popolazione sono studenti che ogni mattina raggiungono l’università in bicicletta, creando lunghe code ai semafori delle piste ciclabili.”
Come si mangia in Olanda?
“Gli olandesi non hanno una grande identità culinaria: mangiano di tutto, purché sia speziato, e sono aperti alle cucine di tutto il mondo. Tuttavia, durante il nostro soggiorno abbiamo individuato qualche tipicità:
- Lo stampot, un mix di patate e indivia (o crauti o carote) servite con una salsiccia affumicata tipica olandese.
- I kibbeling, buonissimi bocconcini di pesce impanati.
- Le hagelslag, piccole scaglie di cioccolato e zucchero da spargere su fette di pane imburrato che non mancano mai nella colazione degli olandesi.”
Com’è vivere in Olanda? Il costo della vita? Fare la spesa al supermercato?
“Il costo della vita è un po’ più alto rispetto all’Italia, ecco qualche esempio:
- Aperitivo con qualche patatina e crocchetta e uno spritz: 25 euro
- Cena fuori: 40 euro
- Tratta di autobus urbana: 4,50 euro
- Tratta di treno (mezz’ora): 15 euro
- Una birra: circa 2 euro
Fra gli studenti, i supermercati più noti sono Albert Heijn, Jumbo, Hogliviet e abbastanza comune anche il discount Lidl. I primi tre sono molto simili all’italiano Esselunga: reparti grandi con un assortimento vastissimo. Particolari sono gli angoli relax all’interno dei punti vendita dove i clienti possono accomodarsi per una pausa caffè gratuita.”
Come erano organizzate le vostre giornate?
“La nostra routine quotidiana prevedeva: lezioni, qualche ora di studio nella fantastica biblioteca del campus e sport. L’università infatti è molto attenta anche al benessere fisico degli studenti: a tutti è permesso iscriversi alla palestra del campus o scegliere fra i vari sport proposti come nuoto, basket, badminton, canoa, equitazione, …
Durante la settimana, dopo l’attività fisica, capitava di andare a bere qualcosa nei tipici pub del centro o di partecipare alle attività organizzate dalle associazioni studentesche: karaoke, serate dedicate alla cucina, giochi di società… Il venerdì sera invece erano comuni le feste negli studentati, grandi ville con giardini adibiti a discoteca.
Nel fine settimana eravamo solite fare qualche giro in bicicletta per esplorare la cittadina, goderci il tramonto sulle rive del fiume o visitare le altre città olandesi, sempre godendoci il panorama ricco di fiori e mulini.”
Federica e Alessia ora sono in Italia, stanno seguendo le lezioni online e nei prossimi mesi sosterranno gli esami a distanza. Noi auguriamo loro un grande in bocca al lupo e le ringraziamo per aver condiviso con noi la loro bellissima esperienza!
Creato da Silvia Turani.