“And the Oscar Goes to..”
Ogni anno il vincitore della famosa statuetta di bronzo rivestita di oro 24 carati viene così annunciato.
Ad accompagnare la serata e a spezzare il ritmo tra una premiazione e l’altra numerosi brand si alternano per sponsorizzarsi e lasciare un bel ricordo nella mente dei milioni di persone che seguono l’attesissimo evento cinematografico.
Negli anni molti brand sono riusciti a calcare il red carpet ed entrare nelle case delle persone, vediamo alcuni esempi.
Durante la cerimonia degli Oscar del 2014 ci sono stati oltre 5 milioni di commenti negativi sul corpo delle donne su Twitter. Dove ha lanciato una campagna di sensibilizzazione con l’hashtag #SpeaksBeautiful, per cercare di cambiare il modo in cui si parla di bellezza sui social e per far capire quanto si possa danneggiare una persona con un giudizio negativo. Il risultato della campagna? Oltre 50.000 tweets e la diminuzione dei tweet negativi del 37% nell’anno successivo. Dove è riuscita, inoltre, a migliorare la propria immagine: secondo Twitter, il sentimento positivo verso il brand sarebbe aumentato del 17%, soprattutto attraverso lo sforzo dell’azienda di commentare oltre 3.000 tweets negativi e l’85% di impression positive per la loro attività.
Nel 2016 la casa automobilistica di lusso Lexus, in collaborazione con l’emittente ABC, ha lanciato l’hashtag #RedCarpetRedefined per invitare gli utenti sui social a ridefinire i momenti più importanti della storia degli Oscar (come la vittoria di Parasite di 2 giorni fa, il primo film straniero e vincere la statuetta d’oro come miglior film!). Messaggio in linea con l’intento di Lexus di ridefinire l’idea di auto di lusso, attraverso l’introduzione di tecnologie più sostenibili sui suoi classici modelli, in una serata in cui l’innovazione era già presente con video a 360° e in Realtà Aumentata, tra cui quello di Samsung. L’azienda sudcoreana ha occupato il primo spot della serata per sponsorizzare lo smartphone Galaxy S7 e il sensore Samsung Gear VR per la realtà aumentata realizzando un video con personaggi importanti come il rapper Lil Wayne e il giocatore NBA James Harden.
Tra gli Sponsor ufficiali degli Oscar ad oggi ci sono numerosi brand: Google, Samsung, AT&T, Cadillac, Marriot (che nel 2019 ha lanciato il proprio programma fedeltà), Rolex ed Hennessy, distillatore di brandy francese.
Una cerimonia come quella degli Oscar è sicuramente adatta a quei brand di lusso che possono trovare tra il pubblico, pieno di star del cinema, dei potenziali clienti. Ma l’Academy Awards da parecchi anni ha stretto anche collaborazioni con svariati retailer: nel 2016 la catena di grandi magazzini Kohl’s ha preso il posto di JC Penny, che è stato sponsor degli Oscar per ben 14 anni. L’obiettivo di Kohl’s è stato fin da subito quello di usare i social e l’attrattività dell’evento per coinvolgere maggiormente un target di consumatori dai 18 ai 24 anni, promuovendo le proprie collezioni attraverso una costante presenza sui social network.
Sempre nel 2016 è diventato sponsor degli Oscar anche Walmart. Per l’occasione ha sfidato alcuni registi a girare un film di 60 secondi consegnando uno scontrino con 6 prodotti, selezionati da Walmart, da cui partire per creare una storia. In questo modo Walmart è riuscita a esplorare nuove idee per pubblicità future e connettersi con i propri clienti in modo nuovo e originale, rinnovando la propria brand identity. Secondo il direttore marketing Tony Rogers: “Questa campagna celebra la creatività e la narrazione, qualcosa che i nostri clienti fanno ogni giorno. Una ricevuta Walmart racconta una storia tanto diversa quanto i clienti che acquistano con noi”.
Ma chi è stato presente durante l’ultima serata degli Oscar?
- Il brand di lusso Cadillac ha debuttato con la nuova campagna “Make Your Way”, volta a collegare il brand con persone che hanno un’autodeterminazione costante, come ribadito in un comunicato stampa;
- Lo spot di Adobe ha promosso l’idea di “Creatività per tutti”, presentando in un video molto colorato i progetti di artisti come Shepard Fairey e immagini di personaggi famosi, tra cui Frida Kahlo e Billie Eilish;
- Il marchio di birra italiano Peroni ha trasmesso la sua pubblicità House Party, insieme alla collocazione di prodotti particolari seminati durante la cerimonia: bottiglie d’oro, simili ai trofei degli Oscar;
- Il brand M&Ms è tornato dopo 5 anni sul red carpet attraverso un’interessante opera di instant marketing: ha creato una serie di spot pubblicitari di 15 secondi, pensati per far sembrare che i personaggi delle caramelle al cioccolato potessero reagire a tutte le situazioni della cerimonia in tempo reale!
E se solo 4 attori e un regista hanno portato a casa l’oro nelle rispettive categorie individuali, tutti e 24 i nominati hanno ricevuto una gift bag, del valore di ben 215.000$, per la quale ha provveduto, l’agenzia di marketing Distintive Assets. Nella borsa quest’anno erano presenti regali fisici come l’acqua con idrogeno infuso di HFactor, le bombe cosmetiche da vasca di Hotsy Totsy, trattamenti cosmetici del valore di 25.000$ del dottor Konstantin Vasyukevich e una fascia per la meditazione dell’azienda Muse (del valore di 250$), ma anche la crociera più costosa di sempre nello yacht Scenic Eclipse, oltre a numerosi viaggi.
Ma sicuramente, il regalo più bizzarro è stato l’anno di abbonamento a Drawing Down the Moon Matchmaking, del valore di 20.000 dollari, una vera e propria agenzia di incontri!
Per concludere, partecipare ad un evento come quello degli Oscar dà un’opportunità incredibile ai brand di avvicinare nuovi clienti, migliorare la propria brand identity e brand awareness e, naturalmente, stimolare le vendite.
Creato da Lorenzo Proia