In questo articolo facciamo un salto in Giappone, dove il nostro trader Matteo Righi (noto agli amici con l’alias di “Sior” Righi) sta portando a termine la sua esperienza Erasmus Overworld presso la Kobe University.
Partiamo dall’Università. I corsi frequentati sono settimanali o bisettimanali chiamati “Sesami”, molto intensi ma caratterizzati da grande partecipazione: numerosissimi sono i lavori di gruppo proposti e i paper da redigere e commentare con gli altri studenti direttamente in classe. Matteo ha frequentato 8 di questi corsi: 4 relativi alle strategie manageriali e al concetto di innovazione nelle imprese e altri 4 incentrati sul marketing avanzato. Ci ha poi raccontato della vita in Giappone e di quanto ne sia soddisfatto, spiega infatti come sia possibile cogliere tutta la cortesia, il rispetto e l’aiuto reciproco che costituiscono i caratteri portanti di questo popolo. Gli è capitato un giorno di trovarsi disorientato e non sapendo come muoversi ha chiesto aiuto ad una passante che lo ha accompagnato personalmente sul luogo che voleva visitare, tutto ciò nonostante Matteo non conoscesse la lingua giapponese e la donna dovesse prendere tutt’ altro autobus. L’incontro si è poi concluso con tanto di inchini e di ringraziamento ripetuti.
La popolazione giapponese gli è sembrata piena di contraddizioni, fatta di persone che lavorano tantissimo e quindi con un livello di stress molto alto. Secondo lui, infatti, non sono in gradi di godersi a pieno tutto quello che li circonda seppur ne siano completamente consapevoli. Tra questi elementi di cui sono circondati Matteo cita particolarmente la natura, che per il popolo nipponico fa parte integrante del creato, le divinità infatti si nascondono nella natura e per questo motivo ne si ha grandissimo rispetto. Tra i tanti luoghi visitati (fra cui Osaka, Tokyo, Kyoto, Nagoya e Nara) ci parla con grande entusiasmo di Koyasan: paesino nei pressi di Osaka immerso nelle montagne, dove ha avuto modo di visitare un tempio buddista, di poterci passare una notte e di pranzare con i monaci. Ha trascorso due giorni interi in Kimono e ha partecipato ad una cerimonia celebrativa nel tempio shintoista di Atsusa, oltre ad avere il piacere di imparare a cucinare piatti tipici giapponesi.
Durante la nostra conversazione ha spiegato allora le ragioni che lo hanno spinto a scegliere il Giappone come meta Overworld: “Tra le mie scelte il Giappone era la meta che desideravo di più: grazie alla cultura, al rispetto per le tradizioni e l’innovazione continua! Prima di partire quello che conoscevo del Giappone era solo fatto di esperienze altrui, ora ho la mia. Porterò nel cuore la gentilezza ed il rispetto di un Paese curioso, che adora scoprire il mondo. Ogni volta che qualcuno curioso di chi fossi mi chiedeva da dove venivo e se fossi in vacanza, io rispondevo “Watashi wa Kōbe daigaku no gakusei desu” (Sono studente alla Kobe University) oppure “Itariajin desu” (Sono italiano) e sentirsi rispondere con serie di suoni di stupore e apprezzamento continui ti fa sentire orgoglioso dell’esperienza. Dai trasporti alle file per qualsiasi servizio, dal gesto di togliere le scarpe dovunque, al rispetto per la puntualità… Fino agli interminabili ringraziamenti cerimoniali fatti di inchini. Tutto questo mi ha cambiato la vita e il modo con cui adesso osservo le persone! 日本ありがとうございます(Giappone, Grazie mille!)”.
Creato da Gennaro Accardi.