Giovedì 5 dicembre 2019, si è chiuso il ciclo di testimonianze del corso di Brand Management tenuto dal professor Sabbadin, con l’incontro tra gli studenti del primo anno del corso di laurea magistrale di Trade e Consumer Marketing e Mattia Longhin, Visual Project Manager di PINKO.
Fondato nei primi anni ‘90 da Pietro Negra, Presidente e AD, e sua moglie Cristina Rubini, PINKO è un marchio di moda italiano e indipendente che si colloca nel segmento ENTRY TO LUXURY. Oggi, Cecilia e Caterina Negra lavorano nell’azienda di famiglia essendo rispettivamente responsabili dei reparti di Comunicazione e Design.
Nel 2008 viene inaugurato il nuovo HQ che permette di accogliere tutto il personale presente, composto per il 90% da donne, le quali favoriscono una visione più incentrata a quelli che sono gli obiettivi dell’azienda.
PINKO è presente in Italia, in Europa e nel mondo con 300 store (monomarca e franchising) e 2500 punti vendita wholesales. Il marchio è presente nelle principali vie del lusso mondiale da Montenapoleone Milano, passando per Parigi Rue Faubourg Saint Honorè, per arrivare a NY Madison Avenue e Tokyo Aoyama.
La sua presenza viene rafforzata all’interno dei department store internazionali più prestigiosi (come Harrods, Galeries Lafayettes, Isetan, Excelsior e Rinascente) ed ha iniziato la penetrazione del settore Travel Retail con la recente apertura di più di 20 store in Italia e nel mondo.
PINKO ha avuto una forte espansione nell’ultimo triennio con l’apertura di 59 punti vendita, rafforzando la sua presenza nei mercati esteri con le aperture di Parigi – Rue du Four, nel sesto arrondissement, una delle più prestigiose vie dello shopping della Rive Gauche, Londra – Regent Street, centralissima e vivace crocevia dello shopping londinese e Dusseldorf, all’interno dell’esclusivo centro commerciale Sevens, in Königsallee, via del lusso nella capitale della Renania Settentrionale-Vestfalia.
Ogni stagione PINKO presenta 3 collezioni in modo da mantenere alto l’interesse della cliente e garantire un costante rinnovo dei capi in store.
L’idea fondamentale è quella di riunire tutte le collezioni, Pre, Black, P_Jean, C-Clique, Uniqueness, sotto l’unico brand PINKO.
Il brand diventa un unico contenitore, che rappresenta la donna PINKO e le varie collezioni vogliono sottolineare aspetti particolari e distintivi delle sue diverse caratteristiche.
Questo costituisce anche un’occasione commerciale: tutte le collezioni sono acquistabili direttamente da PINKO, senza doversi rivolgere altrove.
I prodotti vengono comunicati attraverso un giusto mix sia online che offline e infatti, oltre ai semplici canali fisici quali print advertising, billboard e celebrities endorsement, se ne sono aggiunti altri che hanno permesso all’azienda di far crescere la propria brand awarness, arrivando nelle copertine delle principali testate giornalistiche worldwide – come ad esempio Vanity Fair -, e riuscendo ad accrescerla grazie ai contenuti sponsorizzati su Instagram ed alle campagne di social Ads.
Le varie collaborazioni che Pinko ha effettuato con grandi aziende come Citroën, Italian Indipendent e Coca-Cola, sono state la chiave del successo per entrare ed espandersi nei nuovi mercati.
Nonostante questa forte presenza del canale online all’interno della vita di tutti i giorni, sono gli elementi sensoriali e visivi che rappresentano il primo momento di contatto con il consumatore, come la vetrina. I consumatori sono esseri umani, guidati dall’emozione e non dalla ragione. L’emozione porta all’azione, ed è per questo che la vera sfida tecnologica è saper comunicare il messaggio giusto, al momento giusto e al giusto target di persone.
Ogni store PINKO presenta stesso concept, ambiente e stile, ma al tempo stesso si vuole caratterizzare ciascun flagship store con l’inserimento di taluni elementi tipici dell’architetture locale. Questo per incentivare, pur mantenendo la propria identità, la connessione socio-culturale con il territorio di riferimento.
Guardare al futuro è sempre stata una parte fondamentale della mentalità PINKO, per questo non sorprende che il concept che sta alla base dei nuovi negozi monomarca sia così avventuroso e innovativo. PINKO ha infatti creato da qualche tempo la propria idea di negozio monobrand: “The PINKO store experience” ed ha intrapreso un’azione di riposizionamento mirando a location esclusive. Tutto il progetto si basa su una fondamentale presa di coscienza: l’importanza del cliente. La configurazione del negozio e i display non puntano più solo sul brand, l’etichetta e l’immagine, ma si concentrano sul consumatore, sul visitatore, sull’essere umano.
Ogni spazio è progettato individualmente per soddisfare le caratteristiche del luogo e personalizzare l’esperienza del consumatore. Il risultato di questa visione è stata la nascita di una catena di negozi monobrand in cui ciascun punto vendita è un flagship store. Rigidi arredi e allestimenti monotematici lasciano spazio ad un ambiente dove l’aura del marchio viene definita attraverso un mood, un’attitudine, un’atmosfera.
Le posizioni delle luci, gli specchi, gli espositori e le sofisticate combinazioni di vetro, legno e acciaio non sono ripetuti incessantemente, ma collegati e coordinati dal gusto impeccabile e dal design innovativo di PINKO. Tutto ciò ha consentito di creare un concetto nuovo di architettura polifunzionale, perché l’obiettivo principale di “The PINKO store experience” è quello di riportare l’elemento umano al centro dello shopping. Servizio, spazio, ambiente e stile: questi sono gli elementi con cui PINKO trasforma lo shopping da un’azione isolata in una parte essenziale e fluida nello stile di vita del consumatore. I negozi PINKO sono luoghi in cui è possibile interagire, spazi da vivere e condividere.
Questi valori costituiscono quella che oggi viene denominata user experience, la creazione di un’esperienza in store in cui il consumatore viene coinvolto attraverso l’uso dei cinque sensi e fatto sentire unico e speciale.
Grazie anche a questo PINKO ha continuato sempre di più a crescere ed espandersi, diventando un brand riconosciuto ed apprezzato a livello mondiale.
Creato da Ignazio Lombardo