Continua il ciclo di seminari per gli studenti del Corso di Channel Management tenuto dalla prof.ssa Bellini. I Traders hanno infatti assistito alla testimonianza del Dott. Mauro Genna, National Account Manager di Mutti Spa dal titolo: “La gestione della relazione con il trade: criticità e opportunità di valorizzazione”.
Guardando alla storia dell’azienda, Mutti nasce nel 1899 a Parma, con sede precisamente a Basilicanova, ma nel tempo ha continuato ad espandersi dimensionalmente ed in altri segmenti.
Mutti ha da sempre focalizzato il suo core business sull’innovazione. Infatti, è la prima azienda nel proprio mercato a promuovere l’uso del tubetto di concentrato di pomodoro nel 1951. Venti anni dopo, nel 1971, si presenta con una seconda innovazione: le confezioni in alluminio per contenere il pomodoro.
L’aspetto più importante per Mutti è la provenienza del pomodoro, coltivato, raccolto e lavorato in Italia per poter realizzare la sua mission, ovvero promuovere la qualità.
Solo intorno al 2013 l’azienda decide di espandere i propri confini, aprendo nel Sud Italia un nuovo stabilimento per la lavorazione del pomodoro ciliegino proveniente direttamente da Puglia, Molise e Basilicata, per fare in modo di espandere l’offerta.
Sempre nel 2013 nascono gli uffici con sede in Francia, mentre nel 2018 l’azienda approda anche nel mercato americano.
L’azienda è molto attiva anche sul fronte della sostenibilità e cura dell’ambiente, promuovendo una partnership con il WWF per la riduzione dei consumi di acqua e di anidride carbonica lungo tutta la filiera, ricevendo anche una certificazione che attesta l’ecosostenibilità della coltivazione e della raccolta meccanizzata.
Per quanto riguarda invece il fatturato, questo si attesta circa intorno ai 300 milioni di euro, diviso tra Italia ed estero.
Quello riferito al primo ammonta a circa 195,9 milioni, mentre quello riferito al secondo è di circa 101,8 milioni.
Il mercato di riferimento dell’azienda è quello dei derivati del pomodoro e quello dei sughi pronti UHT, con ben 5 tipi diversi di prodotto con differenti lavorazioni e livelli di servizio (pelati, polpa, passati, concentrati e sughi).
La quota di mercato di Mutti, aggiornata al 2018, è del 30% in quota valore e del 22.6% in quota volume, con un posizionamento premium.
Il dott. Genna ha inoltre illustrato il rapporto tra l’industria e il mondo della distribuzione, soffermandosi inizialmente sui rapporti con le centrali di acquisto, focalizzandosi poi sulla gestione dei listini e sulla stesura dell’accordo quadro, per poi passare a spiegare il ruolo dell’industria con i singoli attori: GD e DO.
Relativamente alla gestione degli assortimenti, logistica, piani di marketing e pianificazione promozionale, una collaborazione tra le parti a 360° favorisce l’interdipendenza tra store loyalty e brand loyalty.
Per concludere il dott. Genna ha spiegato l’importanza che, al giorno d’oggi, ha assunto la differenziazione di prodotti e formati tra le varie insegne, per ridurre al minimo la concorrenza reciproca tra le parti e per evitare che azioni di taglio prezzo e di listino possano arrecare danno a quella che è l’immagine dell’azienda nel mindset del consumatore che la percepisce come leader nel settore.
Creato da Ignazio Lombardo.