Quante volte ci è capitato?
Siamo al supermercato, felici per aver terminato i nostri acquisti rispettando la lista della spesa e, nel migliori dei casi, il nostro budget. Un ultimo ostacolo però si frappone fra noi e la libertà: le casse. Non importa quanti calcoli faremo, quante possibilità esamineremo, la cassa da noi scelta sarà sicuramente quella con la coda più lenta e noi fermi ad aspettare mentre le file ai lati scorreranno sempre più rapidamente.
Non abbattiamoci!
Stando ai nuovi scenari, infatti, fare la spesa in modo sempre più veloce e senza passare dalla cassa sarà uno dei punti su cui si focalizzeranno in futuro le insegne, imitando e cercando di contrastare il colosso Amazon che già conta 13 punti vendita Amazon Go negli Stati Uniti.
Il funzionamento di Amazon Go è semplicissimo: per entrare basta scannerizzare un QR Code collegato al proprio account e da quel momento è sufficiente prendere i prodotti desiderati. Grazie a sensori posti sugli scaffali e telecamere posizionate sul soffitto, il supermercato tiene conto di ciò che si è acquistato e quando si esce si riceve il conto direttamente sullo smartphone con addebito sulla carta di credito.
Alcune aziende si stanno muovendo in questa direzione e sperimentano soluzioni per creare negozi che impieghino mobile experience, sensori, cloud, pagamenti digitali utili per raccogliere qualsiasi tipo di informazione e gestire l’esperienza di acquisto attraverso algoritmi.
Ne citeremo quattro per semplicità.
Zippin: concorrente locale di Amazon, a San Francisco, ha aperto un piccolo negozio in cui si entra tramite QR Code, dopodiché il cliente viene seguito da alcune telecamere durante la sua shopping experience e tramite dei sensori posti sugli scaffali, che permettono di misurare le variazioni di peso, Zippin tiene conto dei prodotti acquistati e del costo da addebitare.
Tesco: in un negozio di 400 m2, il colosso britannico sta sperimentando, in collaborazione con la startup Trigo Vision, un proprio sistema, chiamato “Pick and Go”, molto simile a quello di Amazon Go. Anche in questo caso si accede scansionando un codice tramite app e durante le spesa le telecamere tracciano il profilo del cliente e dei prodotti inseriti nel carrello, all’uscita la tecnologia Pick and Go conteggerà il totale della spesa e lo addebiterà automaticamente sulla carta di credito.
Alibaba: differente da Amazon Go è il negozio sperimentale “Futuremart” aperto dalla società cinese Alibaba. Il face detection, ovvero il riconoscimento facciale è al centro della sperimentazione. I clienti all’ingresso sono identificati tramite il riconoscimento biometrico e attraverso QR Code. La lettura dei prodotti avviene tramite tecnologia Rfid e al termine della spesa gli acquisti vengono addebitati sul conto Alipay del cliente sempre tramite riconoscimento facciale.
Carrefour: Anche il colosso francese Carrefour ha inaugurato a giugno a Massy un negozio di 50 m2, aperto solo agli impiegati in cui sta sperimentando un proprio sistema automatico. Come negli Amazon Go, in Tesco e nel progetto di Zippin, anche qui non è necessario scansionare i propri acquisti prima di uscire grazie alle telecamere e i sensori. A differenza dei suoi concorrenti, però, ci si deve fermare per effettuare il pagamento tramite un sistema di riconoscimento facciale, come nel sopracitato “Futuremart”.
Nel prossimo futuro è chiaro quindi che la spesa cambierà volto e l’innovazione sembra pronta a rivoluzionare i supermercati per rendere l’acquisto sempre più immediato e veloce. Non mancano però dubbi e incertezze riguardo alla violazione della privacy, ai costi ingenti da sostenere e alle modalità di pagamento troppo esclusive. Sono soluzioni che potranno avere ampia diffusione? Le insegne si stanno muovendo nella giusta direzione?
Probabilmente a breve lo scopriremo.
Creato da Chiara Marzocco.