Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dall’esplosione dei co-branding, nonostante questo la notizia del matrimonio tra GCDS e Barilla ha dell’incredibile.
L’azienda parmigiana è tra le più importanti dell’intero mondo del largo consumo e non ha bisogno di presentazioni.
GCDS, acronimo di God can’t destroy streetwear, è sicuramente meno nota al grande pubblico, nonostante questo, l’azienda rappresenta una delle migliori realtà streetwear italiane e gode di grande appeal tra i giovanissimi, affiancandosi nell’immaginario urban a brand come Off-White e Marcelo Burlon.
Questi due mondi, all’apparenza distanti anni luce, hanno deciso di sposarsi nel segno del fucsia per una capsule collection che sarà disponibile nella seconda metà dell’anno. Non si hanno invece indicazioni sulla data d’uscita del packaging degli spaghetti n.5 che le due aziende hanno creato per l’occasione.
Barilla si è espressa così riguardo l’iniziativa: «La collaborazione con GCDS nasce dal desiderio di ampliare la nostra comunicazione a nuove audience e nuovi linguaggi. Abbiamo così deciso di avvicinarci a un territorio, quello della moda, che per noi è molto interessante, perché ci permette di sperimentare. Il mondo dell’arte è da sempre nel DNA di Barilla e lavorare con giovani artisti e talenti emergenti rappresenta un’opportunità per rinnovarci e creare un legame con le nuove generazioni».
Mentre il direttore creativo di GCDS, Giuliano Calza, dopo aver raccontato la sua incredulità alla richiesta di collaborazione da parte di Barilla, ha posto l’accento sul messaggio che questo lavoro si propone di trasmettere: «Oggi la famiglia non è solo quella in cui sei nato, è chi scegli, con chi cresci e con chi fai le tue esperienze. Ho immaginato di mettere questa inaspettata confezione di pasta fucsia in mezzo a una tavola e di chiedere a tutti di pensare fuori dagli schemi».
Questo è un tipico progetto win win per entrambe le aziende coinvolte.
Barilla, come intuibile dalle parole di Calze, potrà sfruttare questa collaborazione per continuare nel proprio percorso, iniziato dopo la spiacevole uscita del proprio presidente nel 2013, di apertura verso le realtà meno canoniche e tradizionali.
GCDS dal canto suo potrà affiancare il proprio marchio ad uno dei più rinomati a livello mondiale, aumentando in maniera consistente la propria awareness.
Articolo scritto da Ruggero Milletarì