Giovedì 28 febbraio, ad avviare il ciclo di testimonianze del corso di Social Media Marketing, tenuto dal Professor Marco Ieva, è stato il Dott. Marco Parisi, esperto di Digital Marketing , attualmente in TIM.
Lo scenario di mercato in cui TIM opera, senza addentrarsi nella suddivisione interna in “Mercato B2B” e “Mercato Consumer”, ha raggiunto un livello di maturità, sebbene sia stato recentemente stravolto da un nuovo entrante: Iliad.
In questo contesto, le sfide che chi si occupa di Digital Marketing deve affrontare in imprese strutturate come TIM sono innumerevoli ed è perciò indispensabile una caratteristica: la trasversalità. Essa nasce dalla necessità di interagire con le varie funzioni aziendali: dall’amministrazione e controllo alla comunicazione e all’ufficio legale. Inoltre, croce e delizia delle aziende delle telecomunicazioni è anche la multiportalità: i clienti sono identificati da numeri di telefono, e non come singole persone e ciò implica una gestione del cliente complessa e frammentata attraverso l’utilizzo di molti portali.
Per chi non lavora nel Digital, il luogo comune tipico è che fare digital voglia dire scegliere immagini accattivanti e frasi ad effetto, da esporre al pubblico di internet. Tuttavia, questo non è che una sola delle diverse attività del digital marketing. Il Digital Marketing comprende, tra le diverse attività, SEO e SEM (Search Engine Optimization e Search Engine Marketing), E-mail Marketing e la Lead Generation. In questo senso, un modello organizzativo in cui le risorse umane dedicate a queste attività sono reclutate e diventano parte integrante dell’azienda consente all’azienda stessa, secondo il Dott. Parisi, di acquisire maggiore esperienza e di riuscire nel tempo a migliorare l’efficacia delle diverse attività.
Infine, un altro punto chiave del digital marketing sono gli analytics. Il team di Digital Marketing di TIM, ad esempio, valuta, sulla base di alcune metriche, il contributo dei singoli touchpoint, al fine di destinare maggiori investimenti al più efficace. Il modello più utilizzato dalle aziende, in gergo noto come “Last Click Attribution Model”, destina maggiori investimenti all’ultimo touchpoint della Customer Journey Digitale. Ma, aziende come Telecom, stanno utilizzando nuovi attribution model che sono data driven, ovvero che utilizzano le informazioni raccolte per stimare i touchpoint più efficaci.
Il mondo Digital è in costante evoluzione, ma allo stesso tempo tutto da costruire ed inventare. È forse anche per questo che è così affascinante?
Scritto da Carmela Perrini